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Nuoto, Europei 2018 Glasgow. Un “nuovo” Gregorio Paltrinieri. Virate e velocità: si vedranno i frutti del lavoro in Australia?

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Un Europeo che vale un Mondiale nel mezzofondo maschile. Anche i Trials americani hanno confermato che al momento il meglio delle lunghe distanze in piscina è nel Vecchio Continente e Gregorio Paltrinieri vorrà dimostrare ancora una volta di essere il numero uno dei 1500 e, perchè no, degli 800 dove non ci sarà il rivale-amico Gabriele Detti.

La marcia di avvicinamento a Glasgow per il Greg nazionale è stata diversa rispetto agli anni passati. Lo stage in due tempi, a cavallo delle feste natalizie per un totale di quattro mesi in Australia ha cambiato le carte in tavola nell’anno apparentemente meno importante, quello pari senza Giochi Olimpici. La vittoria mondiale di un anno fa a Budapest ha chiuso un cerchio per il campione modenese che ora è a caccia di nuovi stimoli e nuove sfide che potrebbero chiamarsi 400 stile libero e nuoto in acque libere su distanze molto più lunghe di quelle abituali (10 km quella olimpica), da aggiungere ai sempreverdi 800 e soprattutto 1500 stile.

Cosa ha dato in più l’Australia a Paltrinieri? Pare sia tornato con una velocità di base superiore, che gli ha permesso di nuotare su ottimi livelli i 400 stile e che lo aiuta nelle ultime quattro vasche del 1500 dove una volta era fermo e ora se la gioca anche su questo piano con cambi di ritmo molto intensi. C’è una maggiore cura nelle virate e nelle subacquee che non sono ancora la specialità della casa ma nemmeno più il punto debole. Il record del mondo dei 1500, che prima o poi Paltrinieri vorrebbe ritoccare, togliendolo a Sun, si prepara anche così, con la cura dei particolari che, in un 1500 diventa ancora più importante. A Glasgow l’obiettivo primario per l’azzurro è riprendersi i migliori tempi mondiali stagionali: con quelli difficilmente l’ucraino Romanchuk, avversario numero uno di Paltrinieri per il gradino più alto del podio, potrà resistere al ritmo impresso alla gara dal rivale azzurro

Un miglioramento, quello nelle virate e subacquee che, unito al lavoro specifico sulla velocità, potrebbe riconvertire Paltrinieri ai 400 stile libero: a Tarragona prima e a Roma poi il modenese ha fatto qualche test positivo sulla distanza per lui più breve in vista di Glasgow ma non si sa se questa scelta in prospettiva biennio olimpico possa essere abbinata a quella che vorrebbe Greg gareggiare in acque libere già dal prossimo anno quando ci si dovrà qualificare per Tokyo. C’è ancora tempo per le scelte definitive.





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