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Volley, Nations League 2018: Italia presa a pallate dai canguri, l’Australia vince 3-1. Tracollo azzurro, Final Six lontane

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Bruttissimi, inguardabili, ai minimi storici, incapaci di reagire e lontanissimi da una forma minimamente accettabile. L’Italia sprofonda contro l’Australia nella Nations League 2018 di volley maschile, si fa prendere a pallate dai canguri e china il capo senza quasi mai lottare: gli aussies si impongono per 3-1 (27-25; 18-25; 25-19; 25-23) e infliggono alla nostra Nazionale una sonora sconfitta che fa malissimo al morale e anche alle nostre ambizioni di qualificazione alla Final Six del prestigioso torneo internazionale. Per sperare di accedere agli atti conclusivi bisognerà fare cammino perfetto settimana prossima quando al PalaPanini di Modena ospiteremo Russia, Francia e USA: si può credere nell’impresa con l’annunciato rientro in squadra di Ivan Zaytsev, Osmany Juantorena e Massimo Colaci ma l’assenza dell’infortunato Simone Giannelli si sta rivelando altrettanto problematica.

La nostra squadra B, priva delle stelle, non riesce a tenere il passo della piccola Australia, formazione tutt’altro che irresistibile e ben lontana dai massimi vertici internazionali. Questa Nazionale, che già aveva palesato delle difficoltà importanti contro le modestissime Cina e Corea del Sud, ha manifestato tutti i suoi limiti e gli oceanici hanno saputo approfittarne. Una vagonata di errori in battuta (35 complessivi), un attacco troppo spuntato, una ricezione sottotono e un sistema muro-difesa che si è acceso soltanto a tratti: davvero troppo poco anche contro un avversario di questo calibro.

Difficoltosa e troppa macchinosa la regia di Michele Baranowicz, l’opposto Gabriele Nelli è entrato in corsa al posto di Giulio Sabbi ma è stato troppo discontinuo (13 punti). Il martello Gabriele Maruotti ha commesso diversi errori (16 punti) affiancato prima da Luigi Randazzo (7) e poi da Simone Parodi (3). Si salva Simone Anzani che si è distinto a muro (5 stampatone, 12 punti complessivi) in coppia al centro con Daniele Mazzone (8). Fabio Balaso e Salvatore Rossini si sono alternati nel ruolo di libero. Tra le fila degli australiani, 19 marcature di Thomas Hodges e 13 di Luke Smith.

 





(foto FIVB)

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2 Commenti

2 Comments

  1. Nany74

    17 Giugno 2018 at 20:47

    Mi permetto di aggiungere un altro punto che mi ha semplicemente sconvolto: Luca Spirito. Ragazzo mio, sei il secondo palleggiatore ufficiale, la riserva di Giannelli (non di Baranowicz!!) e che cosa succede? Prima Blengini è costretto a chiamare Michelino a giocare da titolare e poi, quando entri, fai un disastro dietro l’altro. Secondo me, visto il metro dell’arbitro, gli unici 3 palleggi che gli ho visto fare, erano 3 doppie dritte come missili. Inaccettabile! Mi dispiace, ma tanto quanto per Randazzo, fossi io l’allenatore, con me il ragazzo non metterà più piede in nazionale maggiore. Piuttosto chiamerei Sbertoli che, anche nella squadra di club dimostra sempre un bel caratterino ed una discreta presenza…non mi pare che sia così peggio di Spirito no? Povera Italia….

  2. Fabio90

    17 Giugno 2018 at 16:31

    Prestazione orrenda..dietro i titolari ci sono giocatori normali ahime…detto questo non capisco perchè leggo da piu parti che le final six siano un miraggio…alla fine se la polonia stasera batte la serbia…i serbi devono sperare che l’italia a modena non ne perda una bensi due ( oltre la serbia ci sarebbe mi sembra il canada a poter infastidirci..ma cmq canada e serbia devono persino affrontarsi se non erro)…quindi se la serbia stasera perde..l’Italia ha ampiamente alla portata le final six..a patto ovvio che tornino i titolari

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