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Nuoto, Giochi del Mediterraneo 2018: azzurri in fase di carico, l’obiettivo vero restano gli Europei di Glasgow

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Per molti sarà solo una tappa di passaggio, dal valore di poco superiore ad un meeting di preparazione, per altri potrebbe essere l’occasione della vita per salire su un podio internazionale e scrivere il proprio nome su un albo d’oro importante. Per i nuotatori di una consistente squadra azzurra la presenza ai Giochi del Mediterraneo di Tarragona (da sabato a lunedì) sarà supportata da diverse motivazioni e presuppone obiettivi diametralmente opposti.

Per gran parte degli atleti quella catalana sarà una tappa di passaggio in vista dell’appuntamento clou della stagione, i Campionati Europei di Glasgow, in programma fra poco più di un mese. Anzi, qualcuno dei big potrebbe pagare a caro prezzo proprio questa situazione, visto che sarà in pieno carico di lavoro in vista dell’evento scozzese e dunque potrebbe presentarsi a bordo vasca un po’ imballato in quella che rischia di trasformarsi in una sfida a tre nazioni (Francia, Spagna e Italia) con qualche sporadico inserimento.

Non tutti gli atleti, però, soffrono così tanto la preparazione fisica e dunque potrebbero trovare la giusta alchimia anche per far segnare tempi di buon livello, oltre che puntare all’oro dei Giochi del Mediterraneo, tenuto conto che una settimana dopo tutti trasferiranno armi e bagagli alla piscina del Foro Italico per il Trofeo Sette Colli, l’appuntamento natatorio più atteso sul territorio italiano.

Non tutti, però, affronteranno questa manifestazione prendendo quello che viene, soprattutto in termini cronometrici. In particolare coloro che non hanno ottenuto ai Primaverili di Riccione la qualificazione all’Europeo e vedono proprio in questa settimana, riaprirsi lo spiraglio di una chiamata azzurra al campionato continentale, che è sempre importante nella carriera di un nuotatore. Da questi atleti, che non sono sicuramente di prima fascia, si può attendere l’exploit a Tarragona, che può significare medaglia e qualificazione per Glasgow dove poi non è automatico che arrivino risultati all’altezza delle aspettative perché ottenere due picchi di condizione nel giro di due mesi è complicato.

La spedizione italiana a Tarragona resta comunque valida. Le varie “star” Paltrinieri, Scozzoli e Quadarella hanno le carte in regola per giocarsela ai massimi livelli (solo Quadarella nel mezzofondo, dovesse trovarsi di fronte Belmonte, avrebbe una brutta gatta da pelare in chiave oro) anche non al meglio della condizione. I riscontri cronometrici vanno attesi dai nuotatori che si devono qualificare per Glasgow e che non si sono presentati al meglio a Riccione per problemi fisici. Saranno loro a rimpinguare il bottino di medaglie azzurre e magari ad ingrossare il contingente dell’Italia agli Europei.

 





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