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Volley, Nations League 2018: Italia-Brasile, la Classica battaglia da vincere! Più di una partita, serve l’impresa nella rivincita olimpica

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Non è mai una semplice partita, non è mai un incontro banale, non è un match normale come tanti. Italia-Brasile è la partita per antonomasia, la grande Classica della pallavolo contemporanea, una battaglia campale, uno scontro totale tra due scuole di spicco e due filosofie di gioco differenti, tra due potenze che hanno vinto sei degli ultimi sette Mondiali (tre a testa consecutivi prima dell’affermazione della Polonia) e che si sono affrontati in due delle ultime quattro Finali alle Olimpiadi (Atene 2004 e Rio 2016, purtroppo sempre vinte dai verdeoro).

Un duello tra titani, un testa a testa tra due corazzate che si rianimerà oggi pomeriggio a Kraljevo (Serbia) in occasione della seconda giornata della Nations League 2018 di volley maschile. Italia e Brasile saranno praticamente al completo, quasi con le stesse rose che si sfidarono al Maracanazinho praticamente due anni fa: azzurri con quattro titolari, sudamericani con addirittura cinque. Sarà una vera e propria rivincita, anche se purtroppo la posta in palio sarà inferiore rispetto a quella della rassegna a cinque cerchi.

I ragazzi di Chicco Blengini non hanno ancora digerito l’esito di quell’atto conclusivo, l’argento va stretto a quella squadra. Oggi c’è tutta la voglia di riscattarsi, anche se siamo soltanto all’inizio della stagione, se gli allenamenti e le partite giocate sono poche, se il ritmo non è quello dei giorni migliori e se l’obiettivo è puntato sui Mondiali casalinghi a settembre. Osmany Juantorena e Ivan Zaytsev erano in campo quello sciagurato pomeriggio insieme a Simone Giannelli e Massimo Colaci (Oleg Antonov era invece in panchina) e oggi sperano in un esito ben diverso: un successo servirebbe a tutto il gruppo, che troverebbe così morale e fiducia in se stesso, anche in vista del prossimo futuro. Battere il Brasile è sempre un’impresa, mettere sotto la nostra bestia nera sarebbe un segnale importante per tutto il movimento.

Di fronte ci troveremo gli stessi mostri di 21 mesi fa, eccezion fatta per il martello Lucarelli e per il libero Serginho (out rispettivamente per infortunio e per ritiro). Ancora Bruninho, Wallace, Mauricio, Lucas. Ancora le stesse stelle con la speranza che questa volta sia l’Italia a tramortirle.

 





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