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Ciclismo

Giro di California 2018: il percorso e le tappe ai raggi X. Tante salite e una cronometro da 34 chilometri

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Domenica, con la prima frazione, prenderà il via il Giro di California 2018, corsa a tappe di una settimana che si svolge sulla West Coast statunitense. Corsa prestigiosa inserita nel calendario World Tour, che offre a diversi corridori la possibilità di tornare a macinare chilometri dopo le fatiche della primavera in un contesto, anche climatico, molto adatto piacevole. Andiamo a vedere le sette tappe e il percorso ai raggi X.

Domenica 13 maggio, tappa 1: Long Beach › Long Beach (133k)
Poco, pochissimo da segnalare. Una kermesse in circuito che andrà a premiare i velocisti. Dal punto di vista altimetrico nessuna difficoltà per la giornata che andrà ad assegnare la prima maglia di leader.

Lunedì 14 maggio, tappa 2: Ventura › Gilbratar Road (155k)
Cambia subito la musica. La giornata è piuttosto breve e presenta ben 5 Gpm: i primi 4 sono distribuiti nel corso dei primi 132 chilometri e non sono particolarmente impegnativi. L’ultimo, a poco più di 20 km dal traguardo, presenta una pendenza media dell’8%. Gli ultimi 12 chilometri sono tutti in salita verso l’arrivo: pendenza media dell’8%, una tappa che sicuramente farà anche le prime differenza per la generale.

Martedì 15 maggio, tappa 3: King City › Laguna Seca Recreation Area (Monterey County) (197k)
Tappa che sulla carta, nel finale, potrebbe essere molto movimentata. Ad una cinquantina di chilometri la salita di Cattle guard aprirà le danze (4 chilometri al 6%) prima di tre strappi in rapida successione dai -26 al traguardo. Il primo a Chachagua 3 chilometri al 7,6%, mentre l’ascesa di Laurels grade potrebbe scremare il gruppo tra i -15 e -9 con la sua pendenza prossima al 6% di media. Ma non finisce qui: ai -3 uno strappo che porta al Mazda Raceway, 1100 metri oltre il 10% di media, trampolino di lancio ideale per provare a vincere la tappa.

Mercoledì 16 maggio, tappa 4: San José › Morgan Hill (34.7k)
Una cronometro individuale che scaverà distacchi importanti. A parte uno strappo nella fase centrale, il percorso è sostanzialmente pianeggiante e potrebbe avvantaggiare gli specialisti. Ci saranno ampi distacchi.

Giovedì 17 maggio, tappa 5: Stockton › Elk Grove (176k)
Tornano in scena i velocisti: un Gpm dopo circa 70 chilometri non dovrebbe creare problemi a nessuno. Per il resto, un tavolo da biliardo.

Venerdì 18 maggio, tappa 6: Folsom › South Lake Tahoe (196.5k)
Probabilmente la tappa regina della corsa. Nei primi 128 chilometri sostanzialmente si sale e basta. In mezzo i Gpm di Cedar Ravine (3,3 chilometri al 4,6%), Sly Park (4,5 chilometri all’8%), Momon Emigrand (2,7 chilometri al 7%) e il Kirkwood (4 chilometri al 6,3%). La salita di Carson, invece, misura poco meno di 5 chilometri con una pendenza media del 4,6%. Da lì una quarantina di chilometri in discesa per poi tornare a salire verso Daggett 12,7 chilometri al 6%): dalla vetta, 10 chilometri al traguardo. Tutta strada da percorrere in discesa fino agli ultimi 1700 metri, che si impennano al 6% per arrivare sotto lo striscione d’arrivo.

Sabato 19 maggio, tappa 7: Sacramento › Sacramento (146k)
Tipica tappa conclusiva: completamente pianeggiante con 4 giri di circuito nel finale. Un modo per premiare anche gli sprinter che hanno superato le asperità dei giorni precedenti.





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Foto: Pier Colombo

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