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Ciclismo

Liegi-Bastogne-Liegi 2018, i possibili scenari tattici: tante squadre per aspettare Ans, chi ci prova da lontano?

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Una corsa dura, che però negli ultimi anni si è risolta quasi sempre con una lunga volata sull’ultimo chilometro di salita. La Liegi-Bastogne-Liegi, quarta Classica Monumento della stagione, domenica chiuderà il periodo delle grandi classiche. Quali possono essere gli scenari tattici che si stagliano davanti a noi? Possiamo vedere anche degli attacchi da lontano per chiudere in bellezza una primavera che non ha certo lesinato spettacolo? 

Partiamo, per provare ad analizzare, dalla Freccia Vallone. Corsa storicamente molto cucita, quest’anno ha vissuto nell’incertezza che un attacco da quasi 50 chilometri arrivasse al traguardo. Una condizione difficile da immaginare alla vigilia, che però può far bene sperare in ottica Liegi. La riduzione del numero di corridori per squadra aiuta e non poco gli attaccanti, che devono lottare contro meno gregari per provare ad andarsene: pensando alle altre Monumento, Nibali ha vinto la Sanremo attaccando sul Poggio, il Fiandre si è risolto con un affondo di Terpstra a 27 chilometri dal traguardo, e Sagan ha seminato il gruppo a 50 dall’arrivo alla Roubaix.

Per la Liegi, però, potrebbe non essere sufficiente. Anche perché almeno tre squadre sono più che interessate a portare il gruppo compatto agli ultimi 1500 metri. La Movistar di Alejandro Valverde, sulla carta, non dovrebbe avere dubbi a riguardo, e a maggior ragione la Quick-Step Floors di Julian Alaphilippe potrebbe essere la migliore alleata dopo che il giovane francese ha battuto lo spagnolo alla Freccia. Il quinto posto di Huy, inoltre, potrebbe portare anche la Sunweb di Michael Matthews a lavorare con la stessa strategia: per l’australiano una vittoria sullo strappo di Ans (ben più facile rispetto al terribile Muro di Huy) non è utopica.

Chi resta, dunque, per attaccare? Dei grandi favoriti, il solo Vincenzo Nibali, che però potrebbe trovare alleati importanti nel terzetto della Lotto Soudal composto da Wellens, Vanendert e Benoot, oppure due assoluti protagonisti di questa campagna delle Ardenne come Michael Valgren o Roman Kreuziger. Quale potrebbe essere il punto giusto per attaccare? Innanzitutto, la sequenza Cote de Pont, Cote de Bellevaux e Côte de la Ferme Libert, tra i meno 100 e i meno 85, potrebbe essere fondamentale per selezionare il gruppo, magari con un’azione di squadra. Altro passaggio fondamentale la celebre Redoute e poi la Côte de la Roche-aux-faucons, trampolini di lancio ideali per provare ad andarsene quando mancheranno rispettivamente 36 e 20 chilometri all’arrivo. In alternativa, resta l’unica possibilità di giocarsi il tutto per tutto sulla Côte de Saint-Nicolas a 5 dal traguardo. Difficile, però, che un tentativo sorto su quelle rampe riesca a guadagnare abbastanza terreno per poi resistere al ritorno del gruppo ad Ans. 





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Foto: Valerio Origo

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