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Judo, Europei 2018: Antonio Esposito si consacra tra i grandi, un bronzo che vale oro. Fabio Basile ed Edwige Gwend sottotono a Tel Aviv

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L’Italia brinda alla seconda medaglia agli Europei 2018 di judo a Tel Aviv (Israele). A lasciare il segno sulla spedizione azzurra stavolta è Antonio Esposito, straordinario talento che a 23 anni ha raggiunto il top della maturità agonistica, mettendo in evidenza una capacità straordinaria di reggere la pressione che gli è valsa una spettacolare medaglia di bronzo nella categoria -81 kg.

Esposito è stato capace di piazzare i colpi decisivi nei momenti chiave, annichilendo gran parte dei suoi avversari ma mostrando anche notevole sangue freddo quando l’incontro è sforato nel golden score. Soltanto un piccolo infortunio lo ha distratto al punto da impedirgli di giocarsi al massimo delle sue possiblità l’accesso alla finale, ma il suo bronzo brilla quasi quanto l’oro e lo consacra ormai ai massimi livelli internazionali.

L’azzurro ha sconfitto in successione l’armeno Khachatryan, il turco Albayrak (shido dopo 3 minuti e mezzo di golden score) e il portoghese Egutidze, per poi cedere in semifinale contro il belga Chouchi e far esplodere poco dopo la sua furia contro il turco Gulduren, messo alle corde da due waza-ari in un baleno nel corso della finale per il terzo posto. Il bronzo di Esposito si aggiunge all’argento di Matteo Medves nella categoria -66 kg, rendendo già eccellente il bilancio dell’Italia agli Europei.

La giornata odierna ha prodotto anche note stonate. Fabio Basile, infatti, si è arreso al secondo turno della categoria -73 kg contro il turco Bilal Ciloglu (poi bronzo al termine del torneo), più freddo del campione olimpico durante un interminabile golden score, concluso dal fuoriclasse azzurro con le mani sul capo, segnale dell’enorme rimpianto per l’occasione sprecata.

Edwige Gwend, invece, è stata sconfitta al secondo incontro nella categoria -63 kg, dando subito la sensazione di non essere al top della condizione psicofisica. L’ippon inflittole dalla russa Ekaterina Valkova durante il golden score l’ha esclusa immediatamente da una competizione in cui sognava di essere grande protagonista.

Sfortunata, invece, Carola Paissoni, penalizzata da un sorteggio infausto nella categoria -70 kg, che l’ha vista opporsi subito all’olandese Sanne van Dijke, oro a Varsavia 2017 e carnefice dell’azzurra al primo turno. Stessa sorte per Christian Parlati, che si è visto imporre lo stop dal belga Matthias Casse al primo incontro nella categoria -81 kg. Poca gloria, infine, anche per Giovanni Esposito, sorpreso dal bielorusso Shoka al primo turno della categoria -73 kg, ma per il giovane alfiere italiano ci saranno numerose altre occasioni per rifarsi. La festa in famiglia, con il bronzo del fratello Antonio, è già cominciata.





mauro.deriso@oasport.it

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Foto: Fijlkam

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