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Golf, Augusta Masters 2018: Jordan Spieth prova già la fuga dopo il primo giro. Bene Francesco Molinari, 21°

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È Jordan Spieth il leader dopo le prime 18 buche del Masters 2018. Il giocatore americano ha dimostrato una volta di più di gradire particolarmente il percorso dell’Augusta National, volando al comando con lo score di 66, -6 rispetto al par. Spieth, Masters Champion nel 2015, ha cambiato passo nella seconda parte: prima con un eagle alla 8, poi inanellando una serie di cinque birdie consecutivi tra la 13 e la 17. Un filotto fermato solo dal colpo perso alla 18, proprio alla fine, che gli ha impedito di avere un vantaggio ancora più netto.

Spieth ha infatti due colpi di margine sulla seconda posizione, occupata da due connazionali. Tony Finau è stato protagonista di sei birdie e due bogey, chiudendo a -4, mentre Matt Kuchar ha saputo aggiustare una giornata partita male (bogey 4 e 7), con sei birdie tra la 4 e la 18. La classifica resta comunque corta e aperta perché alle spalle di questa coppia c’è un bel gruppo di giocatori a -3. Tra loro anche il nordirlandese Rory McIlroy, che si è ben comportato, mancando però qualche putt di troppo (quattro birdie e un bogey). A completare la schiera di giocatori in quarta posizione poi, ci sono lo svedese Henrik Stenson (con il rammarico di un colpo perso alla 18), lo spagnolo Rafa Cabrera Bello, il cinese Haotong Li, il canadese Adam Hadwin e gli americani Charley Hoffman e Patrick Reed (tre birdie consecutivi tra 15 e 18).

Giornata in par per Francesco Molinari, in 21esima posizione. Uno score ampiamente positivo, considerando che la partenza era stata davvero tremenda, con tre colpi persi tra le buche 3 e 5. Chicco, però, si è rimesso in corsa, senza cedere ma continuando a fare il suo gioco. Soprattutto recuperando con i birdie alle buche 7, 9 e 15, quest’ultimo con un pizzico di rammarico per un sassolino presente sul green che gli ha impedito di siglare un eagle.

Ma gli occhi all’Augusta National erano tutti per Tiger Woods, attesissimo. Accompagnato da due ali di folla, il campione americano non ha giocato male, anzi, è riuscito pure a recuperare uno score che sembrava poter essere peggiore. Tiger ha cominciato con un birdie alla 3 e due bogey (4 e 5), ma nella seconda parte ha perso altri due colpi (11 e 12, l’Amen Corner). Nel finale, però, prima alla 14 e poi alla 16, Woods ha realizzato due bogey importanti per portarlo in 29esima posizione a +1, in parità, tra gli altri con i connazionali Bubba Watson e Dustin Johnson.

Nettamente diversa la giornata del Masters Champions, Sergio Garcia. Lo spagnolo può già dire addio al sogno di confermare la giacca verde avendo chiuso la prima giornata con un terribile 81, frutto soprattutto dell’incubo vissuto al par 5 della buca 15, chiusa in 13 colpi dopo essere finito diverse volte in acqua.

 





 

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alessandro.tarallo@oasport.it

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Foto: profilo Twitter PGA Tour

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