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F1, GP Cina 2018: come ha fatto Valtteri Bottas a superare Sebastian Vettel? Sfruttamento migliore delle medie…

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Inutile negarlo. Il terzo round del Mondiale 2018 di Formula Uno ha i connotati dell’occasione persa per la Ferrari. Due Rosse in prima fila, altamente prestazionali, e poi un terzo posto ottenuto con Kimi Raikkonen ed un ottavo con Sebastian Vettel non possono certo accontentare.

Le possibilità di allungare nel campionato del mondo piloti e costruttori c’erano tutte ed invece, in un weekend di grande difficoltà per Lewis Hamilton, il campione del mondo è riuscito a recuperare terreno: il britannico, infatti, ha guadagnato 8 punti su Vettel mentre le Frecce d’Argento si sono portate in vetta nella graduatoria riservata alle scuderie.

Una gara che fin dal via non è stata esaltante per i colori del Cavallino Rampante. Probabilmente, l’eccessivo ardore di Seb, nel chiudere la porta a Kimi, ha finito per favorire Valtteri Bottas, bravo a sfruttare la traiettoria esterna di curva 1 e prendersi la piazza d’onore mentre il finlandese del Cavallino decadeva in quarta posizione. Ci fossero state due Ferrari davanti, al di là dell’ordine, sarebbe stato senza dubbio più premiante sotto il profilo della strategia.

Tuttavia, con Vettel davanti, forte di un vantaggio di circa 3″ su Bottas, sembrava che si potesse correre in gestione, al riparo del pericolo undercut. Nel giro 19 il finlandese, comunque, rientrava passando dalle soft alle medie. Una sosta subito coperta dalla Ferrari ma, inaspettatamente, il buon Valtteri si trovava a condurre al rientro della SF71H in pista. Come è stato possibile?

Il sorpasso del n.77 è avvenuto grazie a tre aspetti: nella tornata d’ingresso, prima del cambio gomme, Bottas ha siglato il crono di 1’43″746, guadagnando circa quattro decimi; nel pit-stop i meccanici Mercedes sono stati più rapidi di quelli della Ferrari di 1″; nel giro d’uscita il finlandese ha ottenuto il tempo di 1’54″023. Una prestazione eccezionale favorita dalle qualità della W09 di portare subito in temperatura le medium.

Tre fattori che sono costati la gara a Seb e poi ci ha pensato Max Verstappen...Pertanto, non una scelta errata de muretto di Maranello ma, molto più semplicemente, gli altri sono stati più bravi. Semmai un po’ di rammarico lo si può avere nel mancato sfruttamento della Safety Car con Raikkonen, che poteva seguire a ruota lo stesso stratagemma della Red Bull. Eventualità impossibile per Vettel e Bottas, già oltre l’ingresso box quando la corsa è stata portata in regime SC.

Sarà un Mondiale deciso sui particolari e, oltre allo sviluppo costante sulla macchina, servirà grande lucidità nella scelta strategica migliore. Ne vedremo delle belle…

 





 

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giandomenico.tiseo@oasport.it

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