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Strade Bianche 2018, le ambizioni degli italiani: Gianni Moscon e Vincenzo Nibali le punte azzurre, diversi outsider

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Il conto alla rovescia, ormai, è terminato. Domani andrà in scena la Strade Bianche 2018, una delle Classiche più importanti della prima parte di stagione, come dimostrato anche dalla startlist, ricca di nomi prestigiosi, dal tre volte campione del Mondo Peter Sagan al vincitore uscente Michal Kwiatkowski passando per Greg Van Avermaet, Zdenek Stybar e Philippe Gilbert, solo per fare alcuni nomi. Non mancheranno, però, gli italiani. Andiamo a scoprire quali sono gli atleti nostrani più interessanti e quali possono essere le loro ambizioni.

Attenzione, in primis, a Gianni Moscon. Il 2017 è stato l’anno della consacrazione da assoluto protagonista alla Parigi-Roubaix, al Mondiale e al Lombardia, oltre che autore di una Vuelta a España sublime. Forte su tutti i terreni, si può trovare bene anche sulle strade bianche toscane, in una corsa esigente in cui il suo motore può uscire con prepotenza, anche pensando alla possibilità di un fondo stradale molto pesante che potrebbe esaltarlo. Senza eccessive pressioni (al Team Sky c’è anche Kwiatkowski che ha già vinto questa corsa due volte, compreso lo scorso anno), è la prima occasione per mettersi in mostra nel cammino verso la Roubaix, che dovrebbe essere il suo grande obiettivo nel mese di aprile. Nelle due precedenti partecipazioni ha chiuso due volte tra i migliori 20.

Sicuramente interessante la formazione della Bahrain-Merida, coperta su più fronti. Vincenzo Nibali, ovviamente, non teme le difficoltà del percorso. Corridore esperto e navigato, in carriera ha dimostrato di saper gestire anche fondi stradali sconnessi, come nella celebre tappa del pavé al Tour de France 2014, poi vinto. Rispetto agli altri contendenti, per caratteristiche, potrebbe pagare in potenza, ma quando attacca il numero sulla schiena parte sempre per vincere. Tra i suoi compagni di squadra Sonny Colbrelli e Giovanni Visconti, che pur con caratteristiche diverse potrebbero provare a giocarsi le proprie carte in una corsa che è aperta a diverse soluzioni.

Sia Diego Ulissi che Fabio Felline dovrebbero partire con i gradi di capitano nelle rispettive formazioni, UAE Emirates e Trek-Segafredo. Il toscano e il piemontese hanno caratteristiche simili ed entrambi sono alla ricerca di una vittoria prestigiosa che possa cambiare volto alle loro carriere, comunque ricche di successi. Pur senza partire tra i favoriti della vigilia, fanno parte di un’ampia rosa di outsider. Hanno bisogno di riuscire a rimanere davanti, per poi provare nel finale a fare il massimo possibile. Entrambi, in passato, hanno dimostrato di trovarsi bene in questa corsa con piazzamenti di prestigio.

Autentica rivelazione del 2017, Alberto Bettiol durante l’inverno ha cambiato maglia passando alla Bmc. Questo purtroppo lo dovrebbe costringere ad un ruolo di secondo piano rispetto al capitano Greg Van Avermaet. Per lui, essenziale svolgere il lavoro che gli viene chiesto ed eventualmente sfruttare ogni piccola occasione per mettersi in mostra. Ha il talento per scalare le gerarchie. Interessante il terzetto italiano dell’Astana formato da Davide Villella, Moreno Moser e Oscar Gatto, cui va ad aggiungersi anche Dario Cataldo. La formazione kazaka ha iniziato alla grande la stagione e questo potrebbe riflettersi anche sugli azzurri. Moser da queste parti ha già vinto, mentre Gatto ha chiuso a podio. Villella, nell’ultima stagione, è parso in netta crescita e potrebbe fare bene. Partono in seconda linea, ma sfruttando la forza dei numeri possono provare a sovvertire il pronostico. Tra gli altri, possono puntare a fare bene anche Simone Ponzi (Nippo-Vini Fantini-Europa Ovini) ed Enrico Battaglin (LottoNL-Jumbo).





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Foto: Valerio Origo

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