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Moto2, Mondiale 2018: i favoriti. Duello Alex Marquez-Francesco Bagnaia? Oliveira fa paura con la Ktm

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Prenderà il via in questo weekend un’altra entusiasmante stagione del Motomondiale. Sarà un altro anno da non perdere, soprattutto in Moto2, che come di consueto offrirà divertimento e incertezza dall’inizio alla fine del campionato. La chance di mettersi in luce per ambire ad un posto nella classe regina è notevole e in tanti vorranno dire la loro. Mancherà il campione in carica, Franco Morbidelli, così come il suo rivale Tom Luthi, che il grande salto lo hanno compiuto proprio alla vigilia di questa stagione: la lotta sarà quindi apertissima ma due favoriti principali emergono sul resto del gruppo.

ALEX MARQUEZ – Porta un cognome pesante, quello del fratello Marc, ma soprattutto guida la moto (EG 0,0 Marc VDS) che lo scorso anno, con Morbidelli, ha sostanzialmente dominato. Alex non è riuscito a tenere testa al suo compagno nel 2017, ma ora toccherà a lui fare la voce grossa non solo nel box ma nell’intera categoria. Dalla vittoria in Moto3 nel 2014, infatti, la maturazione di Marquez jr. tarda ancora ad arrivare, procrastinata da un lento processo di adattamento alla Moto2 e infortuni vari, come quello al bacino che lo scorso anno lo ha messo fuori gioco per la corsa al titolo sul più bello. Nei test pre-stagionali, però, Marquez ha convinto: il favorito alla vigilia della stagione non può che essere lui, finalmente pronto a fare quello step in avanti che servirà per salire di categoria e raggiungere il fratello.

“PECCO” BAGNAIA – A contendere la vittoria a Marquez ecco un altro italiano, Francesco Bagnaia. A soli 21 anni l’occasione è davvero ghiotta perché “Pecco” correrà in condizioni ottimali: ha una moto che gli può consentire di ambire al titolo, stando anche ai test invernali in cui il torinese è spesso risultato il più veloce in pista, ma soprattutto Bagnaia sa già che nel 2019 sarà in MotoGP, con il team Pramac. Un vantaggio psicologico non da poco: Pecco non avrà nulla da perdere quindi, se non confermare il talento che lo scorso anno gli ha consentito di arrivare al titolo di Rookie of the Year in Moto2. Il carattere non gli manca poi, lo stesso che gli ha consentito di riguadagnarsi la fiducia del team Sky dopo l’esclusione in Moto3, così come l’esperienza: Bagnaia è uno dei piloti più attesi ed ha le carte in regola per stupire tutti.

GLI ALTRI – Ma naturalmente non sarà una lotta a due, perché in tanti possono dire la loro. A cominciare dalla KTM: al primo anno in Moto2 ha mostrato una crescita evidente, manifestatasi con le tre vittorie consecutive di Miguel Oliveira sul finire della scorsa stagione. Proprio il portoghese sarà uno dei seri contendenti al titolo in questa stagione, potendo contare su una moto rivelatasi solida e convincente nei test. Attenzione, dunque, a non sottovalutare nemmeno il suo compagno, il sudafricano Brad Binder, campione Moto3 nel 2016 e condizionato lo scorso anno dagli infortuni. Ma sarà vietato considerare fuori dalla lotta anche piloti esperti come Mattia Pasini (Italtrans), lo scorso anno sempre tra i migliori, Sam Lowes (Swiss Innovative Investors), tornato dopo un anno nella classe regina, ed Hector Barbera (Pons HP 40), che invece torna nella classe intermedia (pur non avendo mai guidato una Moto2) dopo tante stagioni in MotoGP.

LE SORPRESE – Ma non mancano nemmeno i piloti in grado di sorprendere. A guidare questo gruppo non può che essere Joan Mir, che dopo aver dominato la Moto3 nel 2017 ha la grande opportunità di mettersi alla prova con la Moto2. La stagione dello spagnolo non è cominciata in maniera positiva, con un infortunio in allenamento in motocross che gli ha fatto saltare l’ultimo test, ma il talento e la moto (EG 0,0 Marc VDS) possono consentirgli di sorprendere. Nella classe intermedia, poi, ritroverà Romano Fenati, anche lui al debutto con il team Marinelli Rivacold: è molto complicato puntare al titolo già al primo anno ma al premio di miglior rookie sì. Attenzione, poi, alla coppia esplosiva del team Speed Up, con il britannico Danny Kent, tornato in pianta stabile, e il francese Fabio Quartararo.

 





 

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alessandro.tarallo@oasport.it

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Foto: Valerio Origo

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