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Ciclismo

Milano-Sanremo 2018: Michal Kwiatkowski va a caccia di un clamoroso bis

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“Sagan è il primo, il grande favorito. È in ottima forma. Però ci sono almeno venti corridori che possono puntare al successo, non sto a fare i nomi di tutti. Io spero di essere il secondo nome, ma non è importante. Non voglio neanche una grande pressione. Però lo scorso anno ho vinto e anche nel 2016, quando ho attaccato sul Poggio, sono andato forte. Sto bene, normale avere gli occhi addosso” Michal Kwiatkowski non si espone molto e preferisce partire senza fari puntati in vista della Milano-Sanremo. Le parole alla Gazzetta dello Sport, quasi alla vigilia della Classicissima, la prima Monumento stagionale, sono comunque importanti e danno uno spunto in vista della prova di sabato.

Il polacco del Team Sky si presenta alla partenza da detentore del titolo: nel 2017 era riuscito a sorprendere tutti con una volata poderosa, nella quale sconfisse il grandissimo favorito Peter Sagan. Sembra poter essere ancora una volta, sia per gli addetti ai lavori che per i bookmakers, una sfida a due: il pronostico però in una gara così lunga e probabilmente molto chiusa, resta apertissimo. L’obiettivo del vincitore della Tirreno-Adriatico è sicuramente quello di far corsa dura: in una volata di gruppo, infatti, difficilmente riuscirà ad imporre il proprio passo.

Servirà sicuramente uno scatto sul Poggio per poter andar via, anche se le squadre dei velocisti, come di consueto, non staranno a guardare. Il Team Sky, con Gianni Moscon che appare in formissima e pronto a sorprendere tutti, potrebbe provare a lanciare la coppia italo-polacca sull’ultima salita. Bisognerà molto probabilmente aumentare il ritmo già da prima, per dimezzare il gruppo e stancare le squadre: la Cipressa è terreno ideale per allungare. Lo scenario visto e rivisto, sicuramente anche studiato, da Kwiatkowski, è quello del 2017: attacco con Sagan e Julian Alaphilippe sul Poggio e volata bruciante. La storia però difficilmente si ripete, con gli avversari che, partendo da una scena già vista, non commetteranno gli stessi errori. Una soluzione potrebbe essere quella dell’attacco in discesa, viste le doti da funambolo: guadagnati 300-400 metri sarà davvero difficilissimo andarlo a riprendere in Via Roma.




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gianluca.bruno@oasport.it

Foto: Pier Colombo

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