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Calcio, Serie A 2018: Ciro Immobile segna anche di tacco, Trotta e Antenucci trascinano Crotone e Spal, Romagnoli e Rugani brillano in difesa

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In un turno davvero complicato, specialmente a livello emozionale, vissuto nel ricordo di Davide Astori, la Serie A è tornata in campo e ha messo in mostra il sorpasso della Juventus (vittoriosa in un facile 2-0 casalingo contro l’Udinese) nei confronti del Napoli che ha impattato a San Siro contro l’Inter sul punteggio di 0-0. Successi importanti per la Roma in chiave Champions League (3-0 venerdì contro il Torino) e per il Milan, con uno 0-1 in casa del Genoa davvero all’ultimo respiro. Nella lotta per non retrocedere vittorie di capitale importanza per l’Hellas Verona, che vince il derby ed inguaia ulteriormente i “cugini” del ChievoVerona, e del Crotone che cala il poker alla Sampdoria in un 4-1 che non ammette repliche. Andiamo, dunque, a conoscere quali giocatori italiani si sono segnalati in questo 28esimo turno.

 

CIRO IMMOBILE: Quando segni il gol del pareggio al minuto 95, quando regali un punto prezioso in ottica Champions League alla tua squadra che non sta attraversando il momento migliore, quando lo realizzi con un colpo di tacco clamoroso praticamente dal limite dell’area, beh, ti meriti una menzione davvero speciale. L’attaccante campano prosegue nella sua stagione, la migliore in carriera, a suon di gol. 24 reti in 25 partite giocate. Cifre che parlano chiaro. La Lazio è sulle sue spalle, soprattutto ora che Luis Alberto sta tirando un po’ il fiato.

DANIELE RUGANI: Ok, sul taccuino dei marcatori di Juventus-Udinese campeggia solamente il nome di Paulo Dybala, ma Rugani merita comunque un plauso. Dopo un inizio di stagione convincente, mister Max Allegri lo ha confinato per un paio di mesi in panchina. Ora, nelle ultime uscite, specie in campionato, lo sta riproponendo, e lui si è fatto trovare sempre pronto. Molto bene con la Lazio (Ciro Immobile non ha letteralmente dato un tiro) e conferma anche contro l’Udinese (anche se Maxi Lopez e Perica non sono propriamente Dele Alli o Harry Kane). Il tecnico bianconero non si fida ancora al 100% dell’ex empolese, ma non per doti tecniche, quanto a livello caratteriale. Se riuscirà ad effettuare anche questo step, la Nazionale avrà un centrale di livello per i prossimi 10 anni, dopotutto è un classe 1994..

ALESSIO ROMAGNOLI: Se Rugani sarà in pianta stabile in Nazionale potrà comporre una bella coppia con Alessio Romagnoli. Il centrale del Milan sta crescendo match dopo match, sotto tutti i punti di vista: tecnico, fisico e di personalità. Dopo un inizio di annata complicato (come tutto il resto della squadra, va detto) l’ex Roma sta salendo di qualità gradino su gradino ed ormai è una certezza assoluta. La cura Gattuso gli sta facendo davvero bene e ora è lui che comanda la difesa, coadiuvato da un ritrovato Leo Bonucci.

ANTONIO CARACCIOLO: ancora un difensore centrale, anche perchè di punte italiane, oggettivamente, ne stanno giocando poche. Il giocatore di origina sarda classe 1990 ha messo ha segno un gol pesantissimo in un match da non fallire come il derby di Verona. Tre punti che stanno permettendo all’Hellas di avvicinarsi decisamente alla zona salvezza che, fino a qualche settimana fa, sembrava un sogno. Seconda rete in questo campionato, e ruolo di leder assolutamente sulle sue spalle.

MIRCO ANTENUCCI: se la SPAL sta macinando punti in queste ultime uscite il merito è, anche, del suo bomber. Mirco Antenucci è giunto all’ottavo gol in 23 match totali e si sta confermando come il trascinatore dei biancoazzurri. Se, ad inizio anno, si pensava che sarebbe stato Marco Borriello (che fine ha fatto?) il faro della squadra di mister Leo Semplici, diciamo che la punta ex-Leeds ci ha assolutamente smentito.

MARCELLO TROTTA: doppietta pesantissima nel 4-1 alla Samp e sesto gol in stagione. Non male per l’attaccante ex-Avellino. Walter Zenga, se può, non fa mai a meno del suo centravanti, e lui lo sta ripagando a suon di prestazioni e gol. Ora mancherà Budimir per circa un mese, e per Trotta c’è la necessità, e la possibilità, di salire ulteriormente di livello per trascinare gli “Squali” ad una seconda salvezza.

ROBERTO GAGLIARDINI: dopo diverse settimane tra panchina e prestazioni non eccelse, l’ex atalantino ha giocato una partita di assoluto spessore contro il Napoli, non certo l’ultima della classe. Sostanza, polmoni e ottimo posizionamento, hanno permesso a Gagliardini di emergere come uno tra i migliori in campo ieri sera a San Siro. Anche nel suo caso i momenti difficili sembrano derivare maggiormente per colpa di un problema mentale, perchè mezzi fisici e qualità, sono assolutamente certi. Ritrovato.

TUTTI I GIOCATORI, ITALIANI E NON DELLA FIORENTINA: non potrebbe essere altrimenti. Un plauso va fatto ad ogni elemento della rosa della Fiorentina che ha disputato, senza ombra di dubbio, la partita più difficile, complicata, e terribile della carriera. 90 minuti con la mente che andava ovunque, con la voglia di dedicare un gol, una parata, un gesto, allo sfortunatissimo capitano che li aveva lasciati sette giorni prima ad Udine. Un mix incredibile di emozioni che, nonostante tutto, ha permesso alla Fiorentina di vincere contro il Benevento, con il cuore spezzato e le lacrime agli occhi. Chapeau.

 

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alessandro.passanti@oasport.it

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Foto: Twitter Ciro Immobile

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