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Snowboard: Michela Moioli illumina d’oro le Olimpiadi per l’Italia. Non mancano i rimpianti

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Una sola medaglia, ma del metallo più prezioso, per la prima volta nella storia dei Giochi Olimpici Invernali, per quanto riguarda l’Italia. PyeongChang 2018 può ritenersi più che soddisfacente, anche se non mancano i rimpianti sparsi qua e là. Andiamo a riviverla specialità per specialità.

Snowboardcross

Michela Moioli illumina l’Olimpiade azzurra con un’impresa meravigliosa. Parte da favorita e gareggia praticamente senza rivali: non a tutta in partenza, sfrutta tutta la larghezza della pista per imporsi praticamente in ogni turno, dopo aver chiuso in seconda piazza le qualifiche. Da Samkova a Jacobellis passando per Pereira e Trespeuch: tutte le rivali sono state costrette ad arrendersi. Arriva la ciliegina sulla torta in una carriera che è già trionfale. Un fenomeno unico: una stella nello snowboard tricolore. Nella stessa prova da sottolineare l’ottava piazza di Raffaella Brutto, seconda nella finale B. Ci si aspettava tantissimo anche a livello maschile: Omar Visintin tornava da un infortunio e sembrava essere pronto al colpaccio. L’azzurro però si è dovuto arrendere agli ottavi a causa di una sfortunatissima caduta che l’ha coinvolto. Sfortunati anche Emanuel Perathoner e Michele Godino, fuori per pochissimo ai quarti.

Big Air

L’unico rappresentante tricolore per quanto riguarda il freestyle è Alberto Maffei. Il 22enne si è ben disimpegnato nelle qualificazioni, anche se non è riuscito a centrare il pass per la finale. C’è spazio comunque per crescere verso il futuro.

PGS

Tantissime speranze riposte in una delle ultime gare che vedevano impegnati gli azzurri ai Giochi. Difficile il percorso di questa stagione dell’unica donna impegnata in Asia, Nadya Ochner, che non è riuscita per l’ennesima volta a superare la qualificazione. Tanti problemi in qualifica per gli azzurri, con i soli Edwin Coratti e Roland Fischnaller (comunque i più attesi) a superare il taglio e gli ottavi. Nei quarti però è arrivato lo stop: i rimpianti sono tantissimi per il veterano Fischnaller, che ha ceduto per soli 6 centesimi al poi campione olimpico Nevin Galmarini. La condizione era quella giusta, si poteva puntare alla medaglia, ma la scelta forzata della pista blu non ha favorito il capitano della squadra azzurra.

 

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gianluca.bruno@oasport.it

Foto: FB Moioli

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