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Editoriali

Olimpiadi Invernali PyeongChang 2018: l’Italia veleggia verso le 10 medaglie. E ora un mercoledì di passione…

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Scatto fondamentale per l’Italia verso l’obiettivo 10 medaglie alle Olimpiadi Invernali di PyeongChang 2018. Oggi le speranze concrete di salire sul podio erano due e gli azzurri sono riusciti a capitalizzarle entrambe.

Nello short track la vera impresa della staffetta femminile era stata compiuta in semifinale, quando Arianna Fontana, grazie ad un sorpasso magistrale sull’Olanda, aveva regalato alla squadra l’accesso all’atto conclusivo. In questo sport, in una finale a quattro, spesso accade di salire sul podio anche senza far nulla. Ed è quanto accaduto alle azzurre, cadute a causa dei continui contatti da parte delle nazionali che le precedevano e poi argento dopo le squalifiche inflitte a Canada e Cina. Un risultato che certifica ancora una volta la solidità di un gruppo che non tradisce davvero mai nei momenti che contano. Arianna Fontana, diventata l’atleta con più medaglie olimpiche in bacheca nella storia dello short track, ha rappresentato per anni il punto di riferimento per una compagine che, passo dopo passo, ha compiuto imponenti passi da gigante.

Il biathlon ha finalmente spazzato via i rimpianti dei giorni scorsi con un meritato bronzo nella staffetta mista, il secondo consecutivo dopo quello di Sochi 2014. Una gara in cui Lisa Vittozzi ha lasciato presagire un futuro radioso (sarà lei, magari tra 4 anni, a sfatare il tabù della medaglia d’oro a cinque cerchi?), mentre Dorothea Wierer, ancora una volta in difficoltà al poligono, è riuscita con il cuore a limitare i danni, evitando il giro di penalità. Lukas Hofer e Dominik Windisch, sempre capaci di trasformarsi in staffetta, hanno poi completato l’opera. Era dal 1988 che il Bel Paese non conquistava due medaglie nella stessa Olimpiade nel biathlon. La testimonianza concreta di un movimento in ascesa e con ancora margini di miglioramento importanti, soprattutto in campo femminile.

Con 8 medaglie già nel carniere, l’Italia si è portata a -2 dal traguardo simbolico dei 10 podi. La doppia cifra manca infatti dall’edizione casalinga di Torino 2006. Di sicuro, possiamo dirlo sin da ora, stiamo assistendo alla miglior Olimpiade azzurra degli ultimi 12 anni: il bilancio è sin da ora migliore di Vancouver 2010 (5 medaglie, 1 oro) e Sochi 2014 (8 medaglie, 0 ori).

A questo punto non bisogna accontentarsi e cercare di sfruttare al massimo le occasioni mancanti. E sono ancora tante...A partire dalla giornata di domani che si annuncia di passione. Un mercoledì 21 febbraio in cui tratterremo il fiato per Sofia Goggia in discesa libera e per Dietmar Noeckler e Federico Pellegrino nella team sprint di sci di fondo. Non dobbiamo però dimenticarci di Carolina Kostner, della combinata femminile di sci, del PGS di snowboard, di Arianna Fontana che tornerà in gara nei 1000 metri, della staffetta femminile di biathlon, delle mass start di speed skating e, perché no, della 50 km a tecnica classica di sci di fondo con Francesco De Fabiani. Tante opportunità per chiudere in bellezza una buona Olimpiade.

federico.militello@oasport.it

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