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Vela, Coppa del Mondo Miami 2018: Benedetta Di Salle e Alessandra Dubbini chiudono ottave nel 470

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Con le Medal Races delle altre cinque classi olimpiche si è chiusa la tappa di Miami della Coppa del Mondo di vela, la seconda dopo quella di Gamagori dello scorso ottobre. L’Italia aveva un solo equipaggio nella regata decisiva nell’ultima giornata, ovvero Benedetta Di Salle e Alessandra Dubbini, che non sono andate oltre l’ottavo posto nel 470. La spedizione azzurra negli States, dunque, si è chiusa con il solo secondo posto di Flavia Tartaglini nella classe RS:X.

470 maschile

Non c’erano equipaggi azzurri in Medal Race. La vittoria è andata ai britannici Luke Patience e Chris Grube, dominatori della settimana: i due hanno chiuso la regata decisiva al secondo posto, proseguendo una striscia che li ha visti sempre nelle prime due posizioni nelle ultime sei prove disputate. Il loro totale è stato 52, che gli assicurato la vittoria con un buon margine sui francesi Kevin Peponnet e Jeremie Mion, settimi in Medal Race e con 62 punti totali. Al terzo posto, invece, gli svedesi Anton Dahlberg e Fredrik Bergstrom, che con il sesto posto nella regata decisiva hanno totalizzato 72 mantenendo la posizione sui greci Panagiotis Mantis e Pavlos Kagialis (88), vincitori della Medal Race.

470 femminile

Benedetta Di Salle e Alessandra Dubbini erano l’unico equipaggio azzurro qualificato per la Medal Race. Le due hanno chiuso all’ottavo posto la regata decisiva, terminando la settimana nella stessa posizione in classifica generale, con un totale di 123 punti. Tutto sommato un buon piazzamento, considerando le difficoltà della prima giornata. La vittoria è andata alle slovene Tina Mrak e Veronika Macarol, seconde nella prova finale, con punteggio doppio, che hanno trionfato con un totale di 46 punti. Al secondo posto si sono portate le polacche Agnieszka Skrzypulec e Irmina Mrozek Gliszczynska con 75, grazie al quarto posto nella Medal Race. Terze, invece, le giapponesi Ai Kondo Yoshida e Miho Yoshioka (80), settime nell’ultima prova, sfruttando la debacle delle olandesi Afrodite Zegers e Anneloes van Veen, decime nella regata conclusiva (89).

Finn

Strepitosa affermazione di Giles Scott. La tappa di Miami rappresentava il ritorno alle competizioni del velista britannico, oro a Rio 2016 e reduce dall’esperienza in America’s Cup con il team Land Rover BAR. Il 30enne ha chiuso una settimana letteralmente dominata con la vittoria in Medal Race, quarto sigillo in dieci prove in cui il peggior risultato è stato un decimo posto, scartato. Il suo totale è stato così di 19, ben più basso rispetto al secondo posto dell’americano Caleb Paine (51), che con il sesto posto in Medal Race ha preceduto in classifica generale il turco Alican Kaynar (nono, totale 54).

Laser Standard

La vittoria finale è andata all’australiano Tom Burton, campione olimpico in carica, già certo del successo prima della Medal Race, che ha infatti chiuso al nono posto, senza correre particolari rischi. Il campione olimpico in carica ha totalizzato così 51 punti, precedendo il tedesco Philipp Buhl, che con il secondo posto nella prova con punteggio doppio ha superato di un punto il britannico Nick Thompson, terzo (68 contro 69).

Laser Radial

Il trionfo è andato alla britannica Alison Young, che dopo essersi presa la testa della classifica nell’ultima giornata di qualificazioni ha sigillato la sua vittoria con il secondo posto nella Medal Race, diventando irraggiungibile con il suo totale di 71 punti. Il secondo posto è andato così alla belga Emma Plasschaert, seconda anche a Gamagori, con 80 punti (quarta in Medal Race), davanti alla danese Anne-Marie Rindom con 87 (sesta nell’ultima prova).

 





 

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alessandro.tarallo@oasport.it

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Foto: pagina Facebook Francesco Marrai

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