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Sci alpino, Coppa del Mondo 2018: fine settimana da dimenticare per gli azzurri a Kitzbuehel. Buzzi, Marsaglia e Sala le note liete

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Il fine settimana di Kitzbuehel è andato in archivio. Ci si avvicina alle Olimpiadi Invernali di PyeongChang 2018: manca una sola settimana di gare in Coppa del Mondo prima di volare in Corea per l’appuntamento più importante della stagione. Bisogna ridurre al minimo gli errori, dunque. Un discorso che andrebbe ricordato all’Italia, specie dopo il weekend da dimenticare. Tra velocità e tecnica, gli sciatori azzurri non sono stati in grado di esprimersi al livello che ci si attendeva, specie dopo le ultime uscite.

Cominciamo dai velocisti. Il weekend di Kitzbuehel è forse il più importante dell’anno, con la mitica Streif. Un percorso gradito dagli azzurri, poco competitivi però, sia in superG che in discesa. Il più atteso era Dominik Paris, a conti fatti anche il più deludente. Se in superG vale l’attenuante delle condizioni meteo e del percorso accorciato, privo del tratto finale, in discesa non ci sono scuse: Dome non è riuscito praticamente mai a lottare per la vittoria, accumulando distacco sin dalle prime curve. Un passo indietro deciso per il nativo di Merano, proprio quando sembrava aver trovato la giusta condizione.

Discorso leggermente diverso per Peter Fill, che tutto sommato esce dal weekend con un settimo (in superG) ed un nono posto (discesa). Due prestazioni differenti: nella prima gara ha pagato la Streilhang, la doppia curva in contropendenza, nella seconda ha perso velocità nel Brückenschuss, dopo una prima parte in linea con i migliori. Un peccato per lui, ancora a caccia del podio in velocità quest’anno, che pare proprio stregato. Due gare piene di rammarico anche per Christof Innerhofer. La sua settimana era cominciata alla grande, con la vittoria nella prova di discesa. Nelle due gare, però, non è riuscito a trasformare le aspettative in risultato: in superG ha chiuso fuori dai dieci, in discesa è scivolato prima del salto finale. Una caduta che ha posto fine ad una gara che comunque lo avrebbe visto difficilmente in top ten e che ha chiuso “degnamente” una settimana cominciata con il botto di Wengen.

Non è stato tutto da buttare, però, perché alle spalle dei tre principali alfieri le note liete si chiamano Emanuele Buzzi e Matteo Marsaglia. Il primo ha centrato un grande 11° posto in discesa, il suo miglior piazzamento in Coppa del Mondo proprio sulla Streif. Il romano, invece, ha chiuso la stessa gara al 24° posto, dopo essersi aggiudicato la seconda prova. Un po’ di luce in fondo ad un tunnel che dura oramai da due anni.

Il fine settimana si è chiuso con lo slalom e le cose non sono andate meglio. Stefano Gross e Manfred Moelgg non sono stati in grado di lottare per i piazzamenti che contano. L’occasione era ghiotta, specie dopo una prima manche in cui persino Marcel Hirscher aveva concesso qualcosa ed una seconda in cui sono finiti fuori nomi grossi come Michael Matt. Invece sono arrivate per entrambi due discese anonime, con poco ritmo tra i paletti e tanta, tanta fatica. Certo, è arrivata un’altra top ten (Moelgg 9°), ma non può bastare: l’acuto manca da troppo tempo. L’occasione di riscatto c’è già domani a Schladming. Può sorridere Tommaso Sala, tornato a punti dopo un anno esatto.

 





 

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alessandro.tarallo@oasport.it

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Foto: Trovati – Pentaphoto/FISI

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