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MotoGP, Test Sepang 2018: primo esame verso la rinascita Yamaha. Valentino Rossi e Vinales per risolvere i problemi del 2017

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Siamo ormai ai nastri di partenza dei Test pre-stagionali di Sepang e l’interesse degli addetti ai lavori è puntato soprattutto sul team Yamaha Movistar. Dopo un anno che definire deludente è davvero poco, Valentino Rossi e Maverick Vinales sono sotto la lente d’ingrandimento di tutto il mondo della MotoGP per capire, almeno in parte, come sarà il loro 2018. Solitamente i primissimi test non sono assolutamente attendibili, soprattutto per quanto riguarda la pista di Sepang, ma gli spunti saranno comunque notevoli.

Perchè diciamo che la pista malese non sarà di sicuro affidamento per quanto riguarda le moto della prossima stagione? Basta ripensare a dodici mesi fa esatti. Nei test di Sepang, infatti, Maverick Vinales dominò la scena, rifilando distacchi abissali a tutti i rivali e facendo capire che tutto andava nel migliore dei modi. Per sua sfortuna, tuttavia, il Mondiale 2017 lo ha smentito a ripetizione e si è capito che le sessioni malesi furono fuorvianti. Il motivo? Il grip. La M1 della scorsa edizione, infatti, soffriva tremendamente la carenza di grip come si è visto in numerose occasioni (senza dimenticare che quando sopraggiungeva la pioggia la moto proprio non andava avanti). Sepang, invece, regalava ai piloti enorme aderenza, specialmente per il fatto di essere stata riasfaltata da pochi mesi. I risultati di quei test, dunque, si sono rivelati un vero e proprio buco nell’acqua.

In secondo luogo la moto di Rossi e Vinales andava in sofferenza quando le temperature si facevano elevate. Le prime due gare della scorsa stagione, a loro volta, furono un inganno per il team. A Losail, infatti, si corse in notturna, e quindi non con un clima torrido. Stesso discorso per l’Argentina, in una giornata nuvolosa. Appena sbarcati in Europa, invece, le cose sono cambiate radicalmente. E’ stato sufficiente il GP di Spagna di Jerez de la Frontera, con sole, caldo e poco grip, per rispedire sulla terra le due M1. Criticità che non sono mai state risolte e che hanno portato i due piloti a combattere con la propria moto (ed il proprio telaio) fino a Valencia ed ai successivi (e deludenti) test.

Con tutte queste premesse (non da poco) la Yamaha sbarca nella nuova stagione. Sarà un inverno davvero delicatissimo per tecnici, ingegneri e piloti. Come hanno iniziato a fare a Valencia, infatti, dovranno trovare (e non è detto che ci riescano) la giusta alchimia tra nuovo motore, nuovo telaio (dopo aver corso con edizioni anche del 2016) e nuovi posizionamento dei carichi per porre termine ai problemi di spinning al posteriore. Una mole di lavoro quanto mai elevata che metterà alla frusta tutta la scuderia. L’aspetto più preoccupante per Rossi e Vinales è che, dopo una moto che rasentava la perfezione nel 2016, il passo indietro del 2017 (o forse anche due passi indietro) ha mandato tutto in mare aperto. La rotta è stata ampiamente persa e ritrovarla sarà una necessità, ma non sarà semplice.

Inizieremo a capire qualcosa da questi primi test pre-stagionali di Sepang. Non tutto, ma incominceremo ad avere un quadro più chiaro della situazione. Saranno giorni importanti, per non dire fondamentali in vista del campionato 2018. Rossi e Vinales, finalmente, avranno tra le mani la nuova M1. Portarla dove le compete sarà un imperativo. Honda e Ducati saranno, ovviamente, spettatrici interessate, come tutto il circus della MotoGP.

 

 





 

 

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alessandro.passanti@oasport.it

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Foto: MotoGp – Rossi Valentino 1 – ph Origo Valerio

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