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Ciclismo, Elia Viviani: “Sogno la Sanremo, tornerò in pista e penso alle Olimpiadi. Caso Froome? Non trovo motivi”

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Elia Viviani è pronto per una grande stagione, ha deciso di trasferirsi alla Quick Step-Floors lasciando il Team Sky e ora va all’attacco. Il Campione Olimpico dell’omnium si è concesso una piccola vacanza in Thailandia con la fidanzata Elena Cecchini e in un’intervista al Corriere dello Sport ha subito espresso il suo attuale stato d’animo: “Ai primi di novembre ho ripreso a pedalare. Ho già fatto quasi cinquemila chilometri, anche perché voglio partire forte, punto molto sulla prima parte della stagione. Dobbiamo giusto mettere a posto il treno, sarà il mio valore aggiunto. I miei uomini fissi sono Sabatini e Morkov. Gli altri si alterneranno. In Australia ci sarà Senechal, che è molto veloce“.

Viviani svela anche il suo programma: “Il Tour Down Under, gli Emirati. Fra Tirreno e Parigi-Nizza si deciderà dopo aver visto i percorsi. Dopo la Sanremo un buon modo di avvicinarsi al Giro d’Italia sarebbe correre il Romandia“. E poi il suo amore per la Milano-Sanremo: “Se il massimo in pista era vincere l’Olimpiade, il massimo su strada sarebbe vincere la Sanremo“.

La rivalità con Gaviria, suo compagno di squadra non è nascosta: “Non ci troveremo spesso alle stesse corse e avremo compagni diversi. Insieme alla Sanremo? Non siamo gli unici a volerla vincere in squadra. Ci sono anche Gilbert e Alaphilippe. Speriamo di essere ancora tutti e quattro lì dopo il Poggio e a quel punto si deciderà. Questa è una corsa che va inseguita a lungo. Ci arriverò con venticinque giorni di gara nelle gambe, farò il possibile per essere al massimo“.

Il Fiandre potrebbe essere un obiettivo: “Devo essere sincero, quando ho vinto a Plouay ho cominciato a pensarci. Ma non sarà quest’anno, ho altri obiettivi. Darò tutto per la Sanremo e poi voglio presentarmi al Giro al 100%. Però un giorno ci proverò: Kristoff il Fiandre l’ha vinto e come caratteristiche mi ci rivedo, quindi perché no“.

Gli stimoli non mancano: “Se sto bene voglio vincere anche la corsa del campanile ma se dovessi vincere la Sanremo o tre tappe al Giro il mio anno sarebbe fantastico così. Vorrei riproporre il Viviani di fine 2017 al momento giusto. Ho soltanto un rammarico per il Mondiale. Purtroppo il picco di condizione l’ho avuto a Plouay: ho cercato di mantenerlo fino a Bergen ma un mese è molto lungo“.

Viviani commenta il caso Froome: “Conosco bene Sky e non trovo un motivo per cui Froome avrebbe dovuto prendersi dei rischi, sapendo fra l’altro di essere sicuramente controllato ogni giorno. So come la squadra tiene tutto assolutamente sotto controllo, in senso buono, e non è possibile pensare che abbiano fatto anche solo un puff in più di Ventolin. Naturalmente da corridore dico anche che se non riuscirò a dimostrare cosa è successo, non è giusto che qualcuno abbia pagato e lui no“.

Poi le risposte che tutti gli italiani si aspettavano sulla pista: “Torno, torno. Non ho ancora fissato quando, ma penso il prossimo inverno, per le qualificazioni olimpiche. Il quartetto comunque non ha bisogno di me. La pista mi manca, ma cerco di non farmela mancare. Faccio le sei giorni apposta. E alle Olimpiadi ci penso. Anche perché il tempo vola, ormai ci siamo… Io le Olimpiadi le ho vinte, il problema è che poi vuoi rifarlo. Vuoi provare ancora quella sensazione, la più bella che ci sia“.

Elia parla apertamente del Team Sky:Quando sei lì non ti manca niente, devi pensare soltanto a correre, a fare bene il tuo lavoro. Non è normale trovare un ambiente così. E lo dico io che sono stato fortunato, sono passato da uno squadrone a un altro, visto che la Quick Step è al top danni. Sky ha una maniera diversa di vedere il ciclismo e lo dicono apertamente. A loro non interessa lo spettacolo, vogliono vincere. E non gli interessa neanche piacere alla gente. Hanno un progetto lunghissimo, investiranno ancora nel ciclismo. Dominano da anni la corsa più importante del Mondo, il Tour de France. Hanno i migliori corridori al mondo, assumono il controllo della corsa e hanno il potenziale economico per farlo. Che questo piaccia alla gente per loro è secondario“.





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