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Ciclismo

Cadel Evans Great Ocean Road Race 2018: Gerrans e Haas favoriti, l’Italia punta su Viviani

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Il grande ciclismo resta in Australia, dove domenica 28 si svolgerà la Cadel Evans Great Ocean Road Race, la prima corsa di un giorno stagionale del calendario Worldtour. La gara è intitolata al mitico Evans, uno dei più grandi corridori australiani della storia, che vanta in bacheca un Mondiale e un Tour de France e che si è ritirato nel 2015. Andiamo quindi ad analizzare il percorso e i favoriti di questa corsa.

Il percorso

Poco differenze rispetto allo scorso anno. La prima parte del tracciato è quasi interamente pianeggiante, dopo 55 km troviamo la breve salita di Bellis Beach che precede un altro lungo tratto di falsopiano. La corsa entra nel vivo negli ultimi 60 km, dove i corridori dovranno affrontare per quattro volte lo strappo di Challambra Crescent. Si tratta di una salita di 1,2 km con una pendenza media dell’8,4 %. Dall’ultimo scollinamento al traguardo ci saranno 10 km con strada in leggera discesa.

I favoriti

Il percorso si presta a finali differenti, infatti sull’ultimo strappo potrebbe esserci un’azione solitaria, ma più probabilmente ci si giocherà la vittoria in una volata ristretta. Sarà quindi un finale che agevolerà quei corridori che riescono a tenere su percorsi duri, ma possiedono anche un buon spunto veloce. Per questo i due grandi favoriti sembrano essere gli australiani Simon Gerrans (BMC) e Nathan Haas (Katusha – Alpecin). Entrambi conoscono bene questa corsa e hanno grande dimestichezza con le classiche, visto che Gerrans può vantare in bacheca una Liegi e una Sanremo, mentre Haas ha sfiorato il podio all’Amstel dello scorso anno. Chi proverà a insidiarli sono il tedesco Nikias Arndt (Sunweb), che lo scorso anno centrò in questa corsa il suo unico successo stagionale e il sudafricano Daryl Impey (Mitchelton-Scott), che pochi giorni fa ha conquistato la generale al Tour Down Under.

Anche l’Italia potrà contare su una pedina importante, parliamo di Elia Viviani. Il capitano della Quick-Step Floors ha iniziato al meglio questa stagione, imponendosi nella terza tappa del Down Under ed è quindi in ottima forma. Resta però da capire se il finale sia troppo duro per lui, ma nel caso in cui dovesse superare l’ultimo strappo con i migliori, allora potrà sicuramente giocarsi la vittoria allo sprint. Infine tra gli outsiders citiamo anche il britannico Peter Kennaugh (Bora – Hansgrohe), che vinse nel 2016, l’olandese Tom-Jelte Slagter (Dimension Data), terzo in generale al Down Under e il belga Jens Debusschere (Lotto Soudal), adatto a questo tipo di percorsi.





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alessandro.farina@oasport.it

Twitter: @Alefarina18

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Foto: Twitter

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