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Sci di Fondo, Coppa del Mondo 2017-2018. Ruggito De Fabiani: “Lillehammer: la svolta! Sarò al Tour de Ski. Klaebo non è imbattibile”

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Un anno e mezzo d’inferno, senza capire cosa non funzionava realmente. Quindici chilometri sulla neve olimpica di Lillehammer in Coppa del Mondo per tornare ad essere felice e fiducioso. Francesco De Fabiani è un campione ritrovato: non può bastare una mezza gara a cantare vittoria ma la sua voce mentre si racconta, il linguaggio del corpo, il sorriso ben stampato sul volto, lasciano ben sperare per un pieno recupero del numero uno azzurro nella tecnica classica che domenica scorsa nello Skiathlon norvegese ha tenuto testa ai più forti nella prima parte a tecnica libera e ora guarda finalmente con grande fiducia alla marcia di avvicinamento verso Pyeongchang. “Era da un po’, un anno per l’esattezza, che non provavo certe sensazioni e sinceramente ne avevo bisogno – racconta il fondista valdostano – lo scorso anno in alcuni momenti del Tour de Ski ho avuto l’impressione di poter tenere il ritmo dei più forti e di avere ancora energia in corpo. Poi più nulla fino a domenica. A dire il vero i segnali positivi, nonostante il risultato finale, c’erano stati anche a Ruka una settimana prima ma lì il problema vero erano stati i materiali. A Lillehammer tutto ha funzionato a meraviglia ed anche il mio ‘motore’ ha risposto alla grande nella tecnica classica, quella che preferisco. Per 15 km ero lì, al pari con tutti i migliori di coppa del Mondo e sapevo anche di poter avere qualcosa in più di loro. Quando è cambiata la tecnica, è vero, mi sono staccato quasi subito ma devo ammettere di non avere fatto tanto per restare agganciato ai primi. In skating mi manca ancora qualcosa a livello di tecnica e di gambe per poter essere competitivo e allora ho preferito tirare un po’ il freno a mano per non andare in difficoltà. Il diciottesimo posto finale mi soddisfa, per come è venuto. Ora so che posso giocarmela con i grandi in tecnica classica, era la risposta che volevo da Lillehammer e non vedo l’ora di poter tornare in pista a Dobbiaco”.

De Fabiani si guarda indietro e non nasconde l’ansia che lo ha accompagnato per gran parte della stagione passata.Non aveva funzionato niente, o quasi – racconta – solo al Tour de Ski avevo una condizione accettabile, poi la malattia e il flop ai Mondiali di Lahti mi hanno distrutto. Per i due anni precedenti avevo sempre aumentato i carichi di lavoro e farlo per il terzo anno consecutivo probabilmente ha mandato fuori giri il mio organismo. Non parlerei di ‘over training’ ma diciamo che non riuscivo a mandare via la stanchezza che mi impediva di essere al meglio nelle gare. Di solito potevo arrivare stanco ad una gara ma l’adrenalina della competizione spazzava via tutto. Lo scorso anno non ha funzionato così e si sono visti i risultati”.

De Fabiani si è messo di impegno nella preparazione e ora si sente pronto per la stagione che culminerà a Pyeongchang con la rassegna a Cinque Cerchi. <In questi giorni mi sto allenando a casa ma manca la neve per cui dovrò decidere dove proseguire la preparazione, se trasferirmi direttamente a Dobbiaco, dove farò il mio rientro in Coppa dopo aver saltato la tappa di Davos che è rivolta agli specialisti della skating, oppure fermarmi in Piemonte dove è scesa molta neve nei giorni scorsi. Sarò alla partenza al Tour de Ski e il mio programma però prevede che non arrivi in fondo. Io cercherò come sempre di dare il massimo ma lo concluderò solo se riuscirò ad inserirmi nella lotta per i primissimi, diciamo in zona podio. Le energie che si spendono in una gara del genere non si recuperano prima di un mese, almeno per me è così e dopo 40 giorni ci sono i Giochi e quello è il vero obiettivo stagionale per tutti”.

A Pyeongchang De Fabiani andrà con un grande obiettivo, la 50 km a tecnica classica ma, sotto sotto, il pensiero è quello di essere protagonista anche in altre gare.La 50 km è quella che più si addice alle mie caratteristiche, tutta a tecnica classica, con un percorso piuttosto duro: sarebbe un sogno poter lottare per un grande obiettivo. Ma non è l’unica gara a cui penso. C’è lo skiathlon e se ci arriverò in condizione potrei essere competitivo anche a skating, c’è la staffetta dove potremmo fare veramente bene e poi c’è anche la sprint a tecnica classica: non è la mia specialità ma ci sono due salite piuttosto dure che potrebbero tagliare fuori qualche specialista delle distanze corte. Peccato per quel rettilineo finale lunghissimo che, in caso di arrivo in volata, potrebbe penalizzarmi ma io non voglio scartare nulla a priori”.

Qualche giorno fa hanno colpito un po’ tutti gli appassionati le dichiarazioni di Chicco Pellegrino sul possibile dominio negli anni a venire del fenomeno Klaebo che si è trasformato il “pigliatutto” della primissima fase di stagione ma De Fabiani ha un punto di vista diverso rispetto al compagno. “Klaebo è fortissimo, sembra Northug, ha gambe e testa per essere un grande campione ma, come tutti, non è imbattibile. Lo scorso anno Ustiugov vinse cinque gare a fila al Tour de Ski, poi è stato protagonista ai Mondiali ma non è imbattibile e si è visto quest’anno. Klaebo è partito fortissimo, è in forma smagliante oggi, mentre altri grandi protagonisti hanno programmato in modo diverso la stagione. Non voglio sminuire le sue imprese ma nemmeno credere che non si possa sconfiggere. Se vincerà tutto bravo lui ma noi tutti dobbiamo essere pronti ad approfittare di qualche suo momento di debolezza che, a mio avviso, potrà esserci da qui a febbraio. Vediamo se a Davos sarà ancora così dominante e se vincerà ancora ci toglieremo il cappello ma sono convinto che qualcuno gli renderà la vita difficile”.

Tour de Ski, sì con riserva, le Olimpiadi come obiettivo ma per Francesco De Fabiani da qualche ora c’è un altro obiettivo stagionale: ben figurare a Cogne nella sua Valle d’Aosta, nella gara che precede l’appuntamento a Cinque Cerchi.E’ stata una bellissima notizia – conclude il fondista azzurro – non so da quanto aspettavo di poter disputare una gara vera sulle nevi di casa. Le piste di Cogne sono in uno scenario bellissimo, sarà un grande spot per questa regione e noi cercheremo di far bene, sperando che ci sia tanta gente a bordo pista. Se crediamo ai segnali, questo è uno di quelli che rende il mio volto ancora più sorridente e sereno”.

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