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Calcio, l’Italia ha ancora bisogno del (nuovo) Mario Balotelli

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Senza l’Europa, trattenere Balotelli sarà difficile. In campo è eccezionale, sta cambiando il suo stile di gioco e sta crescendo. Non so però se resterà con noi il prossimo anno, dipenderà dai risultati. Il suo ingaggio è di un certo livello e senza competizioni europee non possiamo permettercelo anche se faremo di tutto per farlo restare”. Sono queste le dichiarazioni del presidente del Nizza Jean-Pierre Rivere, intervistato da ‘RMC Sport’ sull’attuale situazione del club nella Ligue1 francese in cui milita per l’appunto Mario Balotelli.

Il 27enne, ex attaccante di Inter e Milan, sembra aver trovato la propria stabilità riuscendo a garantire un rendimento continuo più che in passato: le 10 marcature in 13 partite del campionato francese e le 4 realizzazioni in Europa League depongono in favore di SuperMario. Un giocatore che, dopo i periodi negativi in Italia, sembra aver recuperato la forma migliore, sia da un punto di vista fisico che mentale. In questo momento, è una delle punte di diamante della squadra allenata da Lucien Favre, in una stagione un po’ complicata per i rossoneri di Francia dopo l’eliminazione nel preliminare di Champions League con il Napoli. I nizzardi hanno orbitato lungamente nelle zone basse della graduatoria ed è anche grazie all’apporto realizzativo di Balotelli se sono riusciti a risalire la china fino all’attuale sesto posto in classifica.

Prestazioni che potrebbero far comodo alla Nazionale Italiana di calcio? A conti fatti, un’eventuale convocazione del calciatore del Nizza ha un senso. In un momento storico come questo nel quale attaccanti fenomenali non ce ne sono e neanche con esperienza internazionale, dare una chance al bresciano non è certo cosa di cui vergognarsi, guardando al rendimento in campo. Certo, alcuni cartellini gialli e l’espulsione sciocca contro il Rennes sono le solite “Balotellate” di cui è giusto tener conto, tuttavia il giocatore può far comodo.

La sua ultima chiamata in azzurro risale alla gestione di Antonio Conte quando, a sorpresa, il ct lo chiamò per verificarne le condizioni. Le risposte non furono positive e Mario tornò nuovamente nel dimenticatoio della selezione del Bel Paese. Probabilmente, con la costituzione di un gruppo completamente nuovo, vista anche l’amarissima mancata qualificazione ai Mondiali 2018 di calcio, un nuovo progetto può contemplare chi seppe entusiasmarci in quella semifinale europea contro la Germania. I bei ricordi di Mario con la maglia della Nazionale si fermano a quell’incontro perché poi quanto avvenuto nel campionato del mondo brasiliano del 2014 non è qualcosa da conservare negli annali.

Quando conosceremo il nome del nuovo asset federale (elezioni il 29 gennaio 2018) e conseguentemente del nuovo tecnico, avremo un quadro decisamente più preciso. Nel frattempo, Balotelli continuerà il suo percorso e vedremo se la sua strada e quella dell’Italia si incroceranno.

 





 

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giandomenico.tiseo@oasport.it

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Foto: profilo twitter Europa League

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