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Calcio

Svezia-Italia, Playoff Mondiali 2018: Italia, scaccia i fantasmi! Quella subdola statistica delle finali ed eliminazioni ogni 12 anni

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L’Italia del calcio e il numero 12, un legame così stretto e indissolubile, una sorta di ciclo temporale che sembra andare contro qualsiasi logica. Ogni 12 anni la nostra Nazionale affronta un evento incredibile, è costretta a fare i conti o con una gioia incredibile oppure con una disfatta che ci segnerà per sempre. E se la storia davvero si ripete non c’è da dormire sogni tranquilli in vista dei playoff di qualificazione ai Mondiali 2018 che gli azzurri giocheranno contro la Svezia (questa sera l’andata a Stoccolma, lunedì il ritorno a San Siro).

Gli annali sono molto semplici: ogni 12 anni l’Italia o vince il Mondiale, o perde la finale o addirittura non partecipa alla fase finale. Nel dopoguerra abbiamo vinto 2 titoli iridati, perso due atti conclusivi e una volta abbiamo clamorosamente mancato la qualificazione. E i brividi corrono sulla schiena pensando a quanto ci aspetta in questo lunghissimo weekend, in questo infinito andata-ritorno contro i Vichinghi.

Nel 2006 l’Italia trionfò a Berlino, Fabio Cannavaro alzò al cielo la Coppa del Mondo dopo aver sconfitto la Francia ai rigori, Materazzi si procurò l’espulsione di Zinedine Zidane, Marcello Lippi ci guidò verso la quarta stella. Di quell’epopea, a cui sono purtroppo seguite due cocenti eliminazione nella fase a gironi, sono rimasti in campo Gigi Buffon e Daniele De Rossi, veterani per l’impresa contro la Svezia.

Nel 1994 i ragazzi di Arrigo Sacchi persero ai rigori contro il Brasile che nel caldo afoso degli USA si laureò Campione del Mondo balzando in testa all’albo d’oro di tutti i tempi (ed è così ancora adesso). Una giornata indimenticabile per il calcio italiano, l’errore di Roberto Baggio dagli undici metri è nell’immaginario collettivo, i penalty furono stregati per una delle generazioni più forti viste alle nostre latitudini ma che purtroppo non riuscì a consacrarsi.

Nel 1982 Dino Zoff e compagni realizzarono l’impossibile riportando il titolo in italia dopo addirittura 44 anni di digiuno. In Spagna, con i gol di Rossi e le gesta di una squadra leggendaria, sconfiggemmo la Germania in finale dopo un’autentica cavalcata che era passata dalle vittorie sull’Argentina di Maradona e sul Brasile degli Invincibili.

Nel 1970, dopo il mitologico Italia-Germania 4-3 d.t.s., l’Italia crollò in finale sotto i colpi del lanciatissimo Brasile di Pelè. Dodici anni prima la grande disfatta: l’Italia, infatti, non si era qualificata ai Mondiali 1958 (unica volta nella storia, nel 1930 decidemmo noi di non partecipare) a causa di un clamoroso scivolone contro l’Irlanda del Nord che ci aveva escluso da tutto.

Per chiudere il nostro cerchio si può tornare ancora un po’ più indietro nel tempo. Nel 1946 non si era disputato il torneo, il Mondo usciva distrutto dal secondo conflitto armato e i Mondiali di calcio sarebbero stati riesumati soltanto nel 1950 ma, riavvolgendo il nastro indietro ancora di 12 anni, finiamo al 1934 quando l’Italia conquistò il suo primo titolo…

 





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