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Slittino, trasferta di Igls dolceamara per l’Italia. Ma quanti spunti interessanti. E i materiali…

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Come sempre succede durante la stagione olimpica, in gara ammiriamo spesso atleti di Nazioni inaspettate. A Igls abbiamo visto un discreto numero di turchi e addirittura un portoghese. Le Nazioni che ospiteranno le prossime due edizioni dei Giochi Olimpici stanno cercando di costruire squadre competitive, assumendo allenatori di altissimo livello quali Norber Huber e Wolfgang Schädler, che seguono i cinesi, e Andre Lange, ex olimpionico di bob e precedentemente slittinista, che allena la Corea del Sud.

Giovedì sono state completate circa 500 discese!” ci ha detto l’austriaca Veronika Halder, bronzo agli Europei di Cesana 2008 e componente della giuria. Sin da giovedì tutti gli atleti con cui abbiamo parlato si sono lamentati delle condizioni della pista. “E’ tutta a gobbe” ci ha detto Emanuel Rieder e come lui tanti altri, di ogni nazionalità. “Il punto peggiore è il labirinto” ha precisato la russa Tatjana Ivanova. Abbiamo chiesto al Direttore Tecnico italiano Armin Zöggeler cosa questo comporti a livello pratico per gli atleti. “La slitta diventa molto instabile e guidare è molto più complicato. In un tratto difficile come il labirinto, l’atleta non può fare il minimo errore in una situazione come questa. Comunque c’è da dire che la pista è uguale per tutti e quindi nessuno risulta favorito“.

Durante Nations Cup e allenamenti del venerdì la squadra azzurra si è ben comportata. In Nations Kevin Fischnaller è arrivato terzo, seguito da Emanuel Rieder, con Theo Gruber 7°. Dominik Fischnaller ha invece fatto segnare il miglior tempo d’allenamento. Durante la prima manche di gara Dominik ha confermato la propria supremazia ma, purtroppo, durante la seconda run il meteo ha giocato un brutto scherzo al nostro alfiere. Poco prima della partenza di Julian Von Schleinitz, che aveva chiuso la prima manche in terza posizione, la nevicata si è intensificata e gli ultimi a scendere sono stati fortemente penalizzati dalla massiccia presenza di neve sulla pista. Molti, incluso il Presidente Fendt, che era accanto a noi all’arrivo, hanno notato che la pista veniva sempre pulita prima che scendessero atleti austriaci e nell’ultima fase di gara, durante la quale la nevicata era molto fitta, le telecamere non hanno inquadrato nessuno che pulisse.

Abbiamo seguito alla lettera le indicazioni del regolamento“, ci ha detto il Presidente della giuria, Walter De Nicolò, “ovvero la pista è stata pulita ogni 5 atleti dall’inizio della nevicata e ogni 30 secondi quando la neve si è infittita“. Questa spiegazione non ha convinto gli statunitensi, che hanno presentato un reclamo formale. Fischnaller ha ammortizzato il problema meglio di Von Schleinitz – finito 22°- e di Langenhan – che si è piazzato 9°-, chiudendo 6° con una discesa lenta, ma senza errori rilevanti. A fine gara la delusione di Dominik era palpabile, ma abbiamo visto molta più rassegnazione che rabbia per un inconveniente del tutto indipendente dalla prestazione dell’atleta: “La gara è andata bene, peccato il resto. La neve ha condizionato molto il risultato” ci ha detto ancora con il casco in testa.

Da dimenticare anche la staffetta, in cui il Direttore Tecnico Zöggeler è stato costretto a schierare la ragazza che durante il fine settimana austriaco era stata la meno performante: Sandra Robatscher, che non ha portato a termine la propria discesa nel relay. Purtroppo Andrea Vötter ha dovuto lasciare Igls appena dopo l’ottima gara di sabato. Ha preso parte ad un concorso dell’Esercito e trascorrerà tutta la settimana a Napoli, saltando anche la tappa di Winterberg. Inoltre era già stato programmato che anche le giovani Verena Hofer e Nina Zöggeler rientrassero in Italia per riprendere la scuola. Il bilancio del fine settimana resta comunque positivo. I nuovi materiali preparati da Walter Plaikner durante l’estate si sono dimostrati performanti e tutti i componenti della squadra hanno mostrato un buono stato di forma. La stagione olimpica si è appena aperta e qualsiasi risultato sembra possibile.

 

di Paola Castaldi

 





(foto Paola Castaldi)
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