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Rugby, i migliori italiani dell’ottava giornata del Pro14. 100 caps con le Zebre per De Marchi

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Nella scialba ottava giornata del Pro14 di rugby, che ha portato in dote due sconfitte per le franchigie italiane, con gli atleti del Bel Paese delle squadre estere impiegati col contagocce, non è stato semplice individuare i cinque migliori azzurri del fine settimana internazionale della palla ovale. Andiamo a vedere chi sono.

Andrea De Marchi (Zebre): nella sera in cui le Zebre forse giocano il peggior incontro di questo Pro14, va segnalato il record segnato al 24′ del primo tempo. De Marchi diventa il primo giocatore nella storia a tagliare il traguardo delle 100 presenze con la maglia bianconera.

Guglielmo Palazzani (Zebre): l’unica meta bianconera arriva dalla panchina grazie ad una punizione battuta rapidamente che sorprende i Blues, anche se ormai a punteggio ampiamente acquisito. Uno dei pochi lampi italiani nella buia notte gallese.

Luca Sperandio (Benetton): nel finale di gara una brutta trasmissione dell’ovale da parte degli Scarlets rischia di mandare in mezzo ai pali in numero 22 trevigiano. Il peso specifico della marcatura sarebbe stato notevole: Treviso avrebbe trovato il punto di bonus difensivo.

Gabriele Di Giulio (Zebre): si spegne alla distanza, un po’ come tutta la formazione emiliana, ma il suo avanzamento permette agli italiani di marcare i primi punti da piazzato e rispondere alla meta iniziale degli Scarlets. Il primo a tirare fuori la grinta tra i bianconeri.

Carlo Canna (Zebre): bene sul piazzato in apertura, poi è autore, al 60′, con Olivero Fabiani e Mattia Bellini della più bella azione ospite del match, vanificata, a pochi metri dalla meta, da un intercetto avversario. Il futuro delle Zebre passa da lui e… dai suoi piedi.





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Foto: Ettore Griffoni

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roberto.santangelo@oasport.it

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