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MotoGP, Valentino Rossi: “Il ritiro dalla classe regina mi fa paura, penso che avrò altri 10 anni per correre con le macchine”

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Appuntamento milanese per Valentino Rossi che negli studi di Radio DeeJay ha tracciato il bilancio del suo 2017 nel Mondiale di MotoGP e dei programmi futuri. Il campione di Tavullia, in questo senso, sarà al via del Rally di Monza che lo vedrà, come ormai accade sempre a fine stagione, protagonista di questo show nell’autodromo brianzolo in programma sull’autodromo lombardo in questo weekend. Queste le sue parole divise per argomenti.

Il 46 valuta in primi positivamente gli ultimi test tenutesi sulla Yamaha dopo un’annata ricca di problemi: Sono andati bene, abbiamo provato la moto col telaio vecchio vecchio, quello del 2016, abbiamo deliberato e samo tutti d’accordo che la 2017 era peggiore, però ancora dobbiamo aspettare di vedere come sarà la moto nuova, ci sarà qualcosa di interessante. La base di partenza però sarà la moto del 2016. Ora è un momento delicato, da qui a febbraio la Yamaha deve fare il salto di qualità”.

E poi Valentino si è soffermato sulle problematiche del campionato appena concluso: “Il problema è che è arrivato Viñales e lui con questa moto è andato subito forte, io appena l’ho provata non mi sono trovato bene. Ho pensato che magari, visto che era la fine della stagione, ero io a non essere in forma e abbiamo continuato con quel progetto. Ma è stato un errore perché abbiamo perso un sacco di tempo. Cosa non funzionava? Abbiamo fatto tante ricerche e secondo me la moto andava male dove c’era poco grip e faceva caldo. Le prime tre gare si correvano fuori dall’Europa e c’era molta aderenza, in più in Qatar si correva di sera. Poi rientrati a Jerez sono iniziati i guai”.

Non poteva mancare il riferimento all’infortunio in allenamento di fine agosto, comportante la frattura di tibia e perone della gamba destra: È stata dura perché rompersi tibia e perone è farsi male molto. Mi era già successo al Mugello e dunque ero disperato per tre motivi: il dolore, il recupero lungo con l’operazione, il fatto che il campionato era definitivamente andato. Quest’anno è successo di farmi male due volte in allenamento, la prima mi era andata bene anche se mi sono fatto molto male perché il manubrio nella pancia mi ha causato anche un po’ di sangue nei polmoni. Però era andata bene. Poi la caduta stupidissima a 30 all’ora in cui mi sono rotto la gamba”.

E poi sulle ipotesi di ritiro:Il futuro della MotoGP senza di me? Quando accadrà qualcuno dei miei avversari sarà contento (ride…, ndr). Perché ho così tante attenzioni nel paddock? Non lo so, forse è un insieme di cose, ho avuto una carriera molto lunga e ho vinto tanto. E poi la gente si è innamorata, tanta gente che non seguiva la moto grazie a me ha iniziato a seguire. Paura di smettere? Come nell’intervista al magazine tedesco ribadisco che certo, è un momento che mi fa paura, penso che avrò altri 10 anni per correre con le macchine, mi piacerebbe correre dei rally e la 24 Ore di Le Mans“.

 





 

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giandomenico.tiseo@oasport.it

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Foto: Valerio Origo

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