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Judo, Desafio Internacional 2017: impresa di Antonio Ciano contro Victor Penalber, ma vince il Brasile

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La città brasiliana di San Paolo ha ospitato nella giornata di domenica il Super Desafio Internacional 2017, una prova a squadre miste che ha messo di fronte la nazionale italiana e quella di casa.

Il primo dei cinque incontri in programma ha visto Maria Centracchio, passata quest’anno alla categoria 63 kg, sfidare l’esperta Ketleyn Quadros, bronzo olimpico nel 2008. In vantaggio per due penalità, la molisana si è lasciata sorprendere al golden score, subendo waza-ari, dopo che la judoka locale aveva sfiorato la terza penalità, sinonimo di squalifica.

Nella categoria 73 kg, David Lima, il meno noto della squadra brasiliana, ha offerto un secondo punto al team di casa, imponendosi ai danni di Augusto Meloni con una leva al braccio dopo due minuti di combattimento.

Anna Righetti si è trovata nel difficile ruolo di dover contenere Rafaela Silva, semplicemente la campionessa olimpica in carica della categoria 57 kg, nonché campionessa mondiale nel 2013. Con i suoi due waza-ari, Silva ha regalato al Brasile il terzo punto, sinonimo di vittoria acquisita aritmeticamente.

Per la categoria 66 kg, Davide Faraldo ha sfidato il talento Daniel Cargnin, campione mondiale junior. L’azzurro si è fatto valere a lungo contro la promessa del judo verdeoro, costringendo il padrone di casa a prendere uno shido. Al golden score, però, il de ashi barai lanciato da Cargnin gli è valso un waza-ari.

A chiudere il programma, è stata la sfida degli 81 kg tra Antonio Ciano e Victor Penalber, considerata come il clou della giornata. Dopo un anno e mezzo di assenza con la nazionale, l’esperto judoka di Ercolano ha rivestito i colori azzurri per questo appuntamento particolare, sfidando uno dei massimi interpreti della categoria: attuale numero nove del mondo, Penalber ha infatti vinto il bronzo mondiale nel 2015 e ben quattro titoli continentali panamericani, e sopratutto ha passato gli ultimi mesi a combattere nei tornei internazionali più importanti, al contrario dell’azzurro. In svantaggio per due shido, Ciano ha fatto valere tutta la sua tenacia e la sua esperienza nei secondi finali, con un atemi-waza che gli ha regalato il waza-ari della vittoria.

La competizione si è dunque chiusa con il punteggio di 4-1 per il Brasile, ma all’Italia restano l’impresa compiuta da Antonio Ciano e l’esperienza accumulata dagli altri judoka contro avversari di primissimo piano.

 

giulio.chinappi@oasport.it





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