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Judo, Antonio Ciano di nuovo in nazionale per il Desafio Internacional: “Indossare i colori azzurri è emozionante come sempre”

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La città brasiliana di San Paolo ospiterà questo fine settimana il Super Desafio Internacional 2017, una prova a squadre miste che metterà di fronte la nazionale italiana e quella di casa. L’Italia parteciperà con una formazione composta da Davide Faraldo (-66 kg), Augusto Meloni (-73 kg), Antonio Ciano (-81 kg), Anna Righetti (-57 kg) e Maria Centracchio (-63 kg). La squadra locale risponderà con un team di tutto rispetto: Daniel Cargnin (-66 kg), campione mondiale junior, David Lima (-73 kg), Victor Penalber (-81 kg), plurimedagliato mondiale, Rafaela Silva (-57 kg), campionessa olimpica in carica, e Ketleyn Quadros (-63 kg), bronzo olimpico nel 2008.

La novità da sottolineare è il ritorno in nazionale di Antonio Ciano, che domenica rispolvererà il judogi con il tricolore, indossato per l’ultima volta al Grand Prix di Almaty del maggio 2016, ultima prova qualificativa per le Olimpiadi di Rio de Janeiro. Abbiamo sentito il trentaseienne judoka campano alla vigilia di questo importante appuntamento, che lo vede determinato come sempre a tenere alti i colori azzurri.

Antonio Ciano, domenica tornerai in gara con la nazionale dopo circa un anno e mezzo. Quali sono le emozioni per questo avvenimento?

Emozionante come sempre, quando indossi i colori azzurri ti carichi di una responsabilità particolare che non vorresti deludere in nessun modo“.

Come è nata questa idea di partecipare al Desafio Internacional?

Il Desafio Internacional è un torneo a squadre, con tre maschi (66 kg, 73 kg, 81 kg) e due donne (57 kg, 63 kg). È un torneo di grande rilevanza mediatica in Brasile, tant’è che lo trasmettono anche sulle reti nazionali in diretta, e la federazione brasiliana ha espressamente chiesto qualche atleta conosciuto mediaticamente. Io risultavo l’unico di quelli richiesti che poteva rappresentare la federazione, mentre gli altri erano impegnati“.

Cosa ti motiva ancora per allenarti e tenerti in forma? Oltretutto restando nella categoria 81 kg…

Mi motiva la perseveranza nello sport, sono un judoka che passa la maggior parte della giornata sul tappeto, è il lavoro che amo fare“.

Il tuo avversario sarà Victor Penalber, che lo scorso anno ti ha battuto a Parigi. Che incontro ti aspetti?

Victor è un campione vero, bronzo al mondiale di Astana 2015, dove io persi con Loïc Pietri. Mi ha battuto al Grand Slam di Parigi nell’unico incontro che abbiamo disputato. Ora devo pareggiare i conti: so che sarà difficile, ma non mi tiro indietro“.

Ti vedremo ancora sui tatami di gara dopo questo evento?

Sicuramente, a dicembre parteciperò con i miei colleghi delle Fiamme Gialle alla gara a squadre dei Campionati Italiani ad Ostia“.

Ora che non fai più l’atleta a tempo pieno, quali sono i tuoi principali impegni?

Continuo a fare l’atleta, seppur non con gli stessi ritmi di prima, e nello stesso tempo cerco di trasmettere qualcosa agli atleti più giovani“.

Infine, ti chiediamo di spendere qualche parola per Matteo Marconcini, argento mondiale proprio nella tua categoria, ma anche vittima di un brutto incidente stradale di recente.

Matteo è un talento, quando si mette in testa di fare una cosa la fa. Lo stimo come judoka, e agli ultimi Mondiali ha dimostrato che la categoria degli 81 kg in Italia è molto competitiva al massimo livello. Non dimentichiamo neanche Cristian Parlati, che agli ultimi Europei e Mondiali juniores ha conquistato due bronzi nelle rispettive competizioni“.

giulio.chinappi@oasport.it





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Immagine: Fijlkam – Emanuele Di Feliciantonio

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