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Formula 1

F1, analisi qualifiche GP Giappone 2017: ruggito Mercedes, ma la Ferrari è vicina. Passo indietro della Red Bull, bene la Force India

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Se il venerdì del GP del Giappone aveva messo in mostra una Ferrari in stato di grazia, si può dire che oggi sia arrivata la risposta della Mercedes. Dominio assoluto sia nella FP3 (clicca qui per la cronaca) che in qualifica (clicca qui per la griglia di partenza), con una prima fila virtuale tutta marchiata “Frecce d’argento“, mentre la Ferrari si dimostra, non senza fatica, ancora a breve distanza. La Red Bull, come previsto, non si conferma ai livelli di Sepang, mentre la Force India si mette alle spalle dei sei “Big“.

MERCEDES – Pole numero 71 per un Lewis Hamilton davvero incontenibile sul tracciato di Suzuka (clicca qui per la cronaca delle qualifiche). Il suo tempo, 1:27.319. è un monito per tutti: l’inglese non pare avere rivali in ottica gara. Sapevamo che la W08 si sarebbe sposata nel migliore dei modi sul circuito giapponese e, come sempre, l’ha ribadito al sabato. Dopo le incertezze di ieri mattina in casa Mercedes hanno trovato il giusto assetto (confermato dalla seconda posizione di Valtteri Bottas a 332 millesimi dal compagno, anche se partirà settimo per la sostituzione del cambio) e si sono messi nella migliore posizione per puntare ad una vittoria domani (clicca qui per programma, orari e tv della gara) che, probabilmente, chiuderebbe i discorsi in ottica titolo. Sul passo gara, tuttavia, Hamilton non avrà un vantaggio simile nei confronti dei rivali, per cui la partenza sarà quanto mai fondamentale su un circuito nel quale sorpassare è decisamente complicato.

FERRARI  – Se per Hamilton la reazione al semaforo verde sarà importante, per Sebastian Vettel, probabilmente, sarà decisiva. Riuscire a sopravanzare il rivale diretto potrebbe fare tutta la differenza del mondo, altrimenti si potrà sempre puntare su un ritmo gara comunque molto competitivo. La qualifica di oggi ha detto la verità: Vettel nonostante lo sforzo si è fermato a 4 decimi dalla pole, mentre Kimi Raikkonen ha dovuto combattere con una vettura assemblata a tempo di record pochi istanti prima della Q1 dopo l’incidente della FP3. Se per il suo compagno molto si deciderà in partenza, per “Ice man” la strategia sarà differente, dato che monterà le gomme Soft e cercherà di prolungare il suo stint iniziale. Sarà una domenica di capitale importanza per la scuderia di Maranello, nella quale, forse, si giocherà tutta la stagione.

RED BULL – Come temevano a Milton Keynes il passo indietro rispetto a Sepang è arrivato e non è stato di poco conto. La seconda fila di domani si è materializzata più per demeriti altrui che meriti propri, ed il distacco di un secondo accumulato da Daniel Ricciardo e Max Verstappen non fa certo ben sperare in ottica gara. Obiettivo realistico: portare un pilota sul podio.

FORCE INDIA – La scuderia “All pink” torna finalmente sugli scudi. Dopo alcuni GP di appannamento la Force India sta tornando nelle posizioni che le competono. Esteban Ocon, ancora una volta, precede Sergio Perez e domani scatteranno da una interessante terza fila. Sono in arrivo punti importanti a livello di Mondiale Costruttori?

WILLIAMS – Giornata a due facce. Lance Stroll eliminato nel Q1 (sia per demeriti suoi che per la bandiera rossa di Romain Grosjean che gli ha impedito di effettuare il suo ultimo giro lanciato) mentre Felipe Massa si piazza in nona posizione. Dopo diversi weekend grigi il brasiliano ha piazzato la zampata in una pista importante come Suzuka. Tenere la zona punti sarà l’imperativo per domani, dato che la vettura è lontana dall’essere competitiva.

MCLARENUna qualifica buona, ma che poteva essere anche migliore. Il decimo posto di Fernando Alonso (che domani comunque partirà ultimo per le 35 posizioni di penalità comminate) costa la Q3 ad uno Stoffel Vandoorne (undicesimo) che, ragionevolmente, poteva combattere per una posizione migliore. Al netto dei soliti problemi di affidabilità, la vettura di Woking dimostra di compiere qualche passo in avanti gara dopo gara. Se il motore la sorreggesse almeno nel GP di casa..

RENAULTDodicesimo Nico Hulkenberg, due posizioni sopra a Jolyon Palmer (che dovrà scontare 20 posizioni di penalità al via). C’è la sensazione che la vettura francese oggi potesse realizzare un risultato migliore, specialmente con il pilota tedesco, per cui domani ci sarà la necessità di risalire la china per centrare una zona punti che, in teoria, potrebbe essere alla portata.

HAAS – Tredicesimo posto per Kevin Magnussen, e non sarebbe nemmeno una brutta notizia. Meno positiva, decisamente, la giornata di Romain Grosjean, conclusa nelle barriere di curva 7, dopo avere perso malamente la propria Haas sin dall’uscita di curva 6. Come sempre il pilota francese ha accusato la vettura del suo errore, ma il taglio nel Q1 è un vero smacco.

TORO ROSSO – Male, e ormai non fa più notizia. Carlos Sainz acciuffa la Q2 per una manciata di centesimi (e comunque domani avrà 20 posizioni di penalità sulla griglia) e ringrazia lo stop di Grosjean, mentre Pierre Gasly chiude il suo sabato già nel Q1. La monoposto di Faenza arranca sempre più e ormai le Sauber si fanno sempre più vicine negli specchietti. Allarme rosso.

SAUBER – Consueta ultima fila per il team svizzero, poco altro da aggiungere ad un’annata letteralmente disastrosa.

 

 

 

 

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alessandro.passanti@oasport.it

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