Seguici su

Basket

Basket, Serie A 2017-2018: i migliori italiani della prima giornata. A Bologna non basta la coppia Gentile-Aradori. Magico ritorno a casa per Spissu

Pubblicato

il

Il campionato di basket italiano ha aperto i battenti in questo ultimo weekend e dopo la prima giornata (mancano comunque ancora due partite) sono arrivati dei segnali positivi da parte dei giocatori azzurra. La nuova Bologna ha perso, ma la coppia Aradori-Gentile fa ben sperare. Più fortuna hanno avuto gli altri tandem Spissu-Polonara e Vitali-Sacchetti. Qui di seguito l’analisi di tutti i migliori italiani della giornata:

Alessandro Gentile: era uno dei giocatori più attesi in questo esordio stagionale, dopo un anno passato vissuto tra mille problemi e nel quale ha cambiato ben tre squadre. L’arrivo in maglia Virtus deve segnare il suo riscatto personale ed è stato un buon inizio per l’ex capitano di Milano, che ha chiuso con 15 punti a referto. Bologna sembrava in pieno controllo della sfida, prima di crollare incredibilmente nell’ultimo quarto e perdere una partita già vinta. Gentile ha comunque dato buone indicazioni, che fanno per sperare per il futuro.

Pietro Aradori: la sconfitta della Virtus rovina un’ottima serata per uno dei reduci dall’ultimo Eurobasket. Un ko, come già spiegato sopra, quasi inspiegabile visto il dominio di Bologna per tre quarti. Il nativo di Brescia è comunque il miglior marcatore italiano della giornata con 21 punti, con cinque triple messe a referto. Anche per lui era la prima con la nuova maglia e l’impatto è stato davvero ottimo. La coppia con Alessandro Gentile fa comunque ben sperare i tifosi bolognesi ed una Virtus che punta ai playoff.

Marco Spissu: non poteva esserci forse un miglior ritorno a casa per il play nativo proprio di Sassari. Dopo tante esperienze in giro per l’Italia, il play classe 1995 (aveva esordito in maglia Dinamo a 16 anni nel 2011) ha deciso di rientrare alla base e l’inizio è stato davvero positivo. Marco è stato uno dei protagonisti nel terzo quarto, quello decisivo per la vittoria del Banco di Sardegna contro Cantù. Undici punti e diciassette di valutazione per il play italiano, che ha subito mostrato carattere e leadership nella squadra di coach Pasquini.

Achille Polonara: ha lasciato Reggio Emilia dopo alcune stagioni per provare a rilanciare la propria carriera e per ritornare nel giro della nazionale, dopo che con l’arrivo di Messina gli sono state chiuse completamene le porte. Ha scelto Sassari quest’estate e l’impatto con la Dinamo è stato positivo. Certo non sarà una prestazione memorabile, ma è anche lui un fattore nel secondo tempo con Cantù. Alla fine sono nove i punti messi a referto, ma è stato soprattutto l’atteggiamento e il modo di stare in campo ad essere apprezzati.

Marco Ceron: Pesaro, come gli è ormai sempre capitato, dovrà lottare per la salvezza anche in questa stagione. La sconfitta in volata all’esordio contro Brescia fa sicuramente male, perchè arrivata contro una possibile concorrente. Nel ko contro i lombardi, però, si è messo in luce Marco Ceron, autore di 18 punti. Proprio la guardia italiana rappresenta uno dei punti di riferimento all’interno della squadra marchigiana. Un buonissimo inizio per un giocatore che potrebbe anche ambire alla maglia azzurra, visto che nelle qualificazioni gli italiani del campionato potrebbero trovare maggior spazio.

Luca Vitali e Brian Sacchetti: l’esperienza al comando. Luca ormai è un senatore in quel di Brescia, mentre Brian è arrivato quest’anno dopo una vita a Sassari. La Germani vince subito una partita importante e combattuta contro Pesaro e lo fa grazie soprattutto alle giocate nell’ultimo quarto di due che ormai conoscono quasi a memoria il nostro campionato e che sanno gestire i palloni pesanti. Per entrambi alla fine ci sono 11 punti ed un peso specifico all’interno della squadra quasi non classificabile.

Marco Giuri: dopo una buona stagione l’anno passato a Caserta, ha sposato il nuovo corso di Brindisi e l’impatto in terra pugliese è stato ottimo, fornendo una prestazione da 16 punti e 7 assist in 29 minuti di gioco. Alla fine, però, la Enel è stata sconfitta, ma questo non deve cancellare una bella prova del play italiano. Anche lui come Ceron potrebbe anche ambire alla maglia della nazionale se dovesse continuare su questo passo.

 

Clicca qui per mettere “Mi piace” alla nostra pagina Facebook
Clicca qui per iscriverti al nostro gruppo
Clicca qui per seguirci su Twitter

Clicca per commentare

Tu cosa ne pensi?

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *