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Ginnastica, Mondiali 2017 – Italia, quanta fatica! Azzurre fuori forma, quartetto complicato. Lara Mori vola, idea Vanessa Ferrari, Ferlito e le altre grandi…

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Inutile nascondere l’evidenza: il livello esibito ai Campionati Italiani Assoluti 2017 di ginnastica artistica è stato purtroppo mediamente basso. Escluse infatti le mirabolanti ragazzine del 2003 che hanno monopolizzato il podio (non era mai successo che tutte le medaglie finissero al collo delle under 16, Elisa Iorio è la più giovane trionfatrice della storia con i suoi 14 anni e 5 mesi), si sono visti diversi errori e cadute: l’analisi è purtroppo sconfortante a un mese esatto ai Mondiali di Montreal (Canada, 2-8 ottobre).

Il DT Enrico Casella ha sostanzialmente bocciato le ragazze su tutto il fronte, non ha risparmiato le critiche e ha dichiarato pubblicamente “Non pronte per disputare un Mondiale“. Una sentenza che testimonia le difficoltà del nostro numero 1 nell’allestire “Un’Italia che sappia farsi onore durante la rassegna iridata“. Due lampi che riassumono purtroppo quanto si è visto al PalaEvangelisti di Perugia: nel complesso difficoltà non elevatissime, tanti errori anche su esercizi che dovrebbero essere assodati e uno stato di forma che ha lasciato perplessi.

 

Può sussistere l’alibi che siamo soltanto al 2 settembre e che si viene da una lunga estate di allenamenti ma alla partenza per l’appuntamento clou mancano soltanto tre settimane (in mezzo l’ultima tappa di Serie A ad Eboli) e difficilmente si può recuperare da un momento del genere. La giornata no può capitare a livello individuale, non praticamente a tutto un gruppo che sulla carta sta lottando per i body azzurri da indossare nell’occasione più importante della stagione post-olimpica.

Carlotta Ferlito è caduta due volte dalla trave e l’acrobatica al corpo libero non è delle più elevate (va comunque applaudita per essere rientrata dopo le Olimpiadi di Rio 2016), Elisa Meneghini ha sbagliato la serie dietro sui 10cm ed è caduta dallo Jaeger alle parallele rinunciando anche al corpo libero ed esibendo un semplice avvitamento al volteggio, Enus Mariani ha pasticciato sugli amati staggi e non si è presentata al quadrato (ha fatto qualcosina di più alla trave, elogiamola per avere avuto la capacità di ritornare dopo oltre un anno d’assenza). Considerando che Erika Fasana al momento ha in tasca soltanto le parallele asimmetriche (e su quell’esercizio c’è davvero poco da dire, peccato che non sia riuscita a rimettere insieme il libero dopo la doppia operazione) e che Martina Maggio si è infortunata dieci giorni fa, l’emergenza è palese.




 

Si salva Lara Mori (novità sulle parallele e doppio teso al corpo libero, dispiace per la caduta alla trave) che ha strappato il pass per i Mondiali dopo conferma verbale di Enrico Casella: la vedremo su tutti gli attrezzi, sarà probabilmente l’unica nostra generalista. Assegnato un posto, ce ne sono altri tre da definire e al momento nessuna ginnasta sembra purtroppo essere all’altezza dei Mondiali: la pedana ha purtroppo emesso le sue sentenze e la valutazione del DT è stata lampante. Ecco allora che l’idea Vanessa Ferrari torna a fare capolino: solo l’eterna Capitana, anche se aveva dichiarato di aver rinunciato alla partecipazione per la rassegna iridata, può riportare nuovamente la luce in settore seniores che purtroppo sta faticando.

In attesa che le giovanissime possano gareggiare tra le grandi: Elisa Iorio, Asia D’Amato, Alice D’Amato (classe 2003) e Martina Basile (2002) hanno occupato le prime quattro posizioni del concorso generale, non solo perché le altre hanno sbagliato tanto ma perché hanno disputato delle buone prove personali.

 

(foto Giorgia Urbani)

 

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