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Ginnastica, Campionati Italiani Assoluti 2017 – Volano le giovani, le big stentano: cadute ed errori, un mese ai Mondiali e l’Italia è in ritardo

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Non sono stati degli esaltanti Campionati Italiani Assoluti di ginnastica artistica. Purtroppo quanto si è visto al PalaEvangelisti di Perugia è stato mediamente sotto le attese e in pedana si sono viste pochissime cose interessanti e di livello. A un mese dai Mondiali di Montreal, molte atlete non hanno risposto presente alla chiamata, dimostrandosi purtroppo fuori forma e non pronte per un evento di quel calibro, il più importante dell’intera stagione.

Il weekend del 2-3 settembre non era probabilmente la data migliore del calendario (tra l’altro in contemporanea con i Mondiali di ritmica a Pesaro, scelta rivedibile soprattutto a livello mediatico) ma in ottica di una rassegna iridata così vicina (e tra l’altro con una lunga trasferta) bisognava farsi già trovare pronte e poi affinare la preparazione nelle prossime tre settimane sfruttando anche l’ultima tappa di Serie A. Purtroppo si è vista invece un’Italia lontana dalle migliori condizioni fisiche e tecniche che lo stesso DT Enrico Casella non ha apprezzato: gli esercizi, gli errori, le cadute (e i bassi punteggi, i numeri devono avere una valenza) descrivono un movimento che con le seniores sta facendo fatica in questo 2017. Si tratta di un anno transitorio e postolimpico con tanti rientri in corsa.

 

Lara Mori ha ipotecato il body azzurro con una prova nel complesso positiva, portando delle novità e sostanzialmente eseguendo bene tutto quello che serviva (ha anche vivo il titolo al corpo libero). La toscana volerà così ai terzi Mondiali consecutivi e proverà a fare bene nel concorso generale, con un occhio al corpo libero dove è stata quarta agli ultimi Europei.

La scelta delle altre tre ragazze per Montreal è davvero molto dura: Carlotta Ferlito è caduta due volte dalla trave e il suo corpo libero non è ancora al top (bella la scelta musicale e ottimo l’interpretazione, un plauso comunque per essere tornata dopo le Olimpiadi di Rio 2016), Elisa Meneghini ha commesso troppi errori nella gara di sabato (domenica non era presente, non si era qualificata in nessuna Finale), Enus Mariani si è rivista dopo un anno abbondante ma ha ancora tanto da lavorare.

Escludendo Erika Fasana (positivo il rientro alle parallele dopo le due operazioni), ci si aspettava anche qualche prova positiva dalle altre ragazze seniores che invece non hanno particolarmente brillato. Sara Berardinelli, al primo anno tra le grandi, ha vinto il titolo alla trave: può bastare per una rassegna iridata? Grisetti, Carofiglio, Linari e le altre hanno avuto qua e là dei passaggi a vuoto. Oggi si chiudono le liste per i Mondiali: Enrico Casella deve fornire i nominativi che poi saranno utilizzati anche per il sorteggio di suddivisioni e rotazioni, anche se potrà cambiarli fino al 18 settembre. Inizia a balenare l’idea Vanessa Ferrari…

 

Le protagoniste assolute del weekend sono così state le juniores. La classe 2003 ha dominato il podio all-around e si è portata a casa anche due titoli di specialità (e tante medaglie). Elisa Iorio, le gemelle Asia e Alice D’Amato hanno incantato, bene il ritorno di Giorgia Villa dopo l’infortunio di Jesolo (subito vincente sugli staggi), ottima prova anche di Martina Basile: importanti difficoltà per tutte (soprattutto al volteggio e alle parallele), si sta lavorando molto bene ma lo si sapeva già da tempo (i risultati della stagione sono lampanti), non è certo una sorpresa di questo fine settimana. Il futuro è loro ma dobbiamo ancora aspettare il 2019 e intanto continuare a lavorare su questa lunghezza d’onda.

(foto Giorgia Urbani)


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