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Calcio

Calcio femminile: Juventus, un modello che cambia gli equilibri ma…

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Il prossimo campionato di calcio femminile avrà un’importante novità. Come ormai è noto la Juventus si cimenterà nella massima categoria nostrana con una squadra gestita dalla stessa società del contesto maschile che ha rivelato il Cuneo originariamente presente nel torneo nazionale. Un’affiliazione, seguendo in scia quanto avvenuto con la Fiorentina l’anno scorso, che ha portato a dei cambiamenti drastici nella seduta di mercato in corso di svolgimento

Attirate infatti dal fascino della “Vecchia Signora” tante giocatrici di livello e prospettiva hanno scelto la causa bianconera aderendo ad un progetto che punta non solo ad imporsi a livello nazionale ma anche europeo. La squadra sarà affidata ad una delle figure più esperte del movimento femminile italiano, ovvero Rita Guarino, tecnico delle nazionali giovani nell’ultimo periodo e grande conoscitrice del panorama nazionale. Spetterà dunque alla 46enne di Torino guidare una compagine ancora in costruzione che però ha grossi ambizioni.

Al momento sono Michela Franco, Federica Russo, Simona Sodini, Laura Giuliani, Lisa Boattin, Aurora Galli, Tujia Hyryynen, Ingvild Isaksen Landvik, Cecilia Salvai, Martina Rosucci, Barbara Bonansea e Sara Gama ad aver scelto i colori juventini senza contare l’infortunata Valentina Cernoia. Inoltre, guardando ad una logica di programmazione sono cinque le ragazze impegnate nell’Europeo Under19 con la Nazionale azzurra: Arianna Caruso, Sofia Cantore, Benedetta Glionna, Martina Lenzini e Vanessa Panzeri. In buona sostanza, un quadro completo.

Una compagine che dunque potrebbe mutare gli equilibri ed ha fatto un po’ di razzia nelle rose degli altri club, cosa che non è stata molto gradita dai presidenti antagonisti. E’ evidente, infatti, che gli investimenti di una società come la Juve sono superiori e quindi ciò potrebbe ulteriormente favorire il gruppo allenato da Guarino.

Guardandola però nell’ottica della crescita del movimento è tutto da vedere se questo inserimento così repentino porterà i frutti sperati. Si potrebbe rischiare, infatti, un decentramento tipicamente torinese a discapito delle altre realtà non favorendo un aumento della competitività del campionato e di riflesso una crescita sotto il profilo agonistico. Quanto fatto dai bianconeri deve essere seguito anche dagli altri club maschili più importanti affinché si possa pensare di affrontare la realtà europea con ambizione. Inoltre, la riforma del calcio femminile, per far sì che anche le ragazze diventino professioniste, sarebbe uno step decisivo ma qui, purtroppo, entrano in gioco interessi economici e pregiudizi culturali…

 

giandomenico.tiseo@oasport.it

Twitter: @Giandomatrix

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Foto: pagina facebook Juventus