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Tuffi grandi altezze, De Rose bronzo mondiale: “Parlavo con il Parlamento di Budapest, medaglia per mio papà”

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E’ il bronzo il colore dell’Italia dei tuffi ai Mondiali di Budapest 2017. Dopo Elena Bertocchi e Giovanni Tocci da 1 metro, la prima volta è di Alessandro De Rose dalle grandi altezze, 27 metri per eseguire salti mortali e avvitamenti in tre secondi a 80 chilometri all’ora dentro una piscina di 15 metri di diametro e sei di profondità.

Domenica scorsa De Rose, 25 anni, aveva conquistato il primo podio per l’Italia nei tuffi dalle grandi altezze nella tappa delle Red Bull World Series di Polignano a Mare, provincia di Bari. Aveva vinto, in testa nelle ultime due rotazioni, nervi saldi come un campione vero, e aveva detto: “Non avevo mai vinto nulla, neanche i giochi a scuola“.




 

Gary Hunt, britannico di 34 anni, è invece il cannibale del cliff diving. Campione del mondo a Kazan 2015, tre Coppe del Mondo di fila, sei World Series, 28 successi e 51 podi in 59 gare. Se De Rose non aveva mai vinto, Hunt difficilmente perde. Era a un passo dall’ennesimo oro anche a Budapest, davanti al Parlamento ungherese, ma ha sbagliato il suo ultimo tuffo: “solo” 70 punti (pochissimi per un coefficiente 5.6) e quinto posto conclusivo. Avrebbe lasciato l’azzurro al quarto posto, gli ha “donato” un bronzo speciale.

E’ dedicata a papà – ha detto De Rose al sito federaleSpero che sia contento. Gliela porterò a far vedere quando scenderò a Cosenza ad abbracciare la mamma. In questi giorni il mio migliore amico era diventato il Parlamento di Budapest. Ci parlavo, scambiavamo opinioni in riva al Danubio e su per le nuvole“. Avrà chiesto un “regalo” al suo nuovo amico? “Non tifo mai negativamente per nessuno, ma dentro coltivavo la speranza. Il tuffo eseguito da Gary è il più difficile al mondo, hai il 50% di possibilità: puoi farlo da 9 e lo puoi sbagliare. Stavolta sono stato fortunato perché in pratica ha determinato la mia medaglia“.

Questo è un Mondiale!“, sembra volersi ricordare da solo De Rose, cosentino trapiantato a Trieste dove si allena seguito dalla fidanzata Nicole Belsasso e, intanto, lavora come cameriere in un ristorante. “In questa gara il nervosismo ti mangia. Mi ha mangiato dentro, mi ha consumato, non credo di avere più lo stomaco, c’è differenza rispetto alle World Series“. Sul podio l’italiano ha rilasciato tutta l’adrenalina della gara: prima un mega sorriso, poi un pianto infinito. Come quello di Giovanni Tocci dopo il bronzo da 1 metro: i due hanno iniziato a tuffarsi insieme da trampolini di legno assemblati da Gaetano Aceti: “E’ incredibile come Giovanni Tocci abbia conquistato il podio dal metro e io dai 27. Abbiamo tanto in comune, la stessa passione per i tuffi e per la nostra terra che ci lega“.

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francesco.caligaris@oasport.it

Twitter: @FCaligaris

Foto da: pagina Facebook Red Bull Cliff Diving

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