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Ciclismo

Giro d’Italia 2017: poche forze e tanta incertezza. Sei pretendenti per la maglia rosa

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Dopo 9 tappe in maglia rosa, Tom Dumoulin ha perso la leadership della classifica generale del Giro d’Italia 2017: quando mancano solo due giornate di gara la lotta per il successo finale è più aperto che mai, con 4 corridori in 53” e addirittura 6 in 1’30” che possono provare vincere il Giro numero 100.

L’olandese, oggi, è letteralmente crollato dopo quella che ieri sembrava essere addirittura una dimostrazione di forza. Sull’ultima salita ha lasciato oltre un minuto a Vincenzo Nibali e Nairo Quintana, che erano suoi più diretti inseguitori, annullando il vantaggio che aveva accumulato nelle tappe precedenti e in particolare grazie alla cronometro di Montefalco, dove aveva scavato un solco importante. La sensazione, nella tappa di oggi, è che tutti i corridori stiano facendo i conti con le (poche) energie rimaste nelle gambe, con pochi attacchi per tentare di fare selezione e l’unico ritardo degno di nota maturato a causa di un corridore andato in netta difficoltà già all’inizio della salita. Dumoulin, in qualche modo, è riuscito a salvare il salvabile, procedendo sempre del proprio passo: il minuto pagato oggi, quando mancano una tappa impegnativa e una cronometro individuale di 30 chilometri, lo mantiene in piena corsa per il Trofeo senza Fine, anche se le sensazioni percepite fanno propendere per un epilogo diametralmente opposto. Nell’ultimo chilometro sembrava stesse faticando a portare la bici al traguardo, in piena riserva di energie: la causa probabilmente un’ultima settimana molto esigente sia dal punto di vista che nervoso che lo ha lasciato senza forze al termine di una frazione condotta in maniera garibaldina già lontano dal traguardo dai suoi contendenti.

Il discorso energie si estende anche agli altri uomini di classifica: Nairo Quintana e Vincenzo Nibali non hanno brillato nella tappa odierna nonostante si siano avvantaggiati e non poco sul rivale diretto. Il colombiano non ha provato nemmeno un allungo, ritrovandosi in maglia rosa senza quasi mai muoversi in prima persona per provare a ribaltare in maniera decisa questo Giro. Nibali, invece, si trova in una situazione scomoda, con il Condor che gli ha battezzato la ruota identificandolo come l’avversario più pericoloso dopo la defaillance di Dumoulin. Lo Squalo ha provato un paio di allunghi che però non hanno sortito l’effetto sperato, con Nairo lesto a prenderne la scia. Per entrambi il bilancio della tappa di oggi a Piancavallo resta positivo, in particolare per Quintana che ora sembra il favorito numero per il successo finale.

L’allungo più incisivo l’ha portato Thibaut Pinot, che negli ultimi due giorni ha guadagnato terreno sugli avversari ed è prepotentemente rientrato in lotta per la maglia rosa. Il francese sembra essere arrivato con energie da spendere (e infatti ha attaccato molto deciso abbastanza lontano dal traguardo, nonostante alla fine abbia guadagnato poco) e in netta ripresa rispetto alla seconda settimana e all’inizio di quest’ultima, in particolare con un paio di giornate in cui ha perso tempo tra Oropa e Bormio. Ora il trend per lui è positivo e questa crescita potrebbe anche dargli maggiori possibilità in vista della cronometro finale, dove proprio le forze rimaste nel serbatoio potrebbero fare la differenza in una sfida che potrebbe risolversi per pochissimi secondi.

Come ieri, anche Ilnur Zakarin e Domenico Pozzovivo hanno destato buone sensazioni. I due sono più attardati in classifica ma rispettivamente con 1’21” e 1’30” di ritardo da Quintana non possono essere esclusi dai discorsi per podio e vittoria: fino ad ora potrebbero aver sfruttato il poco marcamento, ma domani saranno nel bel mezzo di una battaglia che potrebbe scoppiare sin dal Monte Grappa.

Tre gran premi della montagna e una cronometro di 30 chilometri, sei atleti in meno di un minuto e mezzo: a meno di 24 ore dalla vittoria morale di Tom Dumoulin a Ortisei il Giro d’Italia numero 100 è più incerto che mai. E al termine di una settimana durissima, la capacità di recupero e le poche energie rimaste potrebbero diventare l’ago della bilancia tra vittoria e sconfitta. Fare dei pronostici, ora come ora, è impossibile: negli ultimi giorni i valori in campo sono cambiati a più riprese e questo potrebbe succedere anche tra oggi, domani e la cronometro conclusiva.

Twitter: @Santo_Gianluca

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gianluca.santo@oasport.it

Foto: Foto LaPresse – Fabio Ferrari / Rcs

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