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Canoa slalom, Europei 2017: Roberto Colazingari cerca l’acuto, canadese femminile indietro rispetto al resto d’Europa

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Questo quadriennio o mai più. Il cammino di avvicinamento verso Tokyo 2020 risulta decisivo sopratutto per Roberto Colazingari, plurimedagliato a livello giovanile ma in difficoltà nel ripetere o quantomeno avvicinare i grandi risultati a livello senior. Il mancato pass per Rio 2016 è ancora una ferita aperta per un movimento comunque in salute che pure nella specialità meno praticata nello Stivale si è tolto qualche soddisfazione.

L’ultima delle quali proprio a Tacen a inizio aprile, dove con un percorso netto il carabiniere ha chiuso la gara internazionale a +1.50 dal vincitore sloveno Benjamin Savsek e ad appena 38 centesimi dal russo Kirill Setkin. Una grande prova in cui si sono distinti pure Stefano Cipressi quinto (0) e Raffaello Ivaldi decimo (0). Rivedere almeno uno di questi canoisti nei dieci agli Europei potrebbe dare quella giusta scossa per aumentare man mano il livello generale della squadra. 

Siamo ancora indietro invece nel C1 femminile, nuova specialità olimpica a partire da Tokyo 2020. Agli Europei non ci sarà nessuna azzurra mentre risultano ben più attrezzate Gran Bretagna, Francia, Germania e Spagna, tutte con tre rappresentanti al via. Servirà ancora del tempo per capire le reali possibilità di volare in Giappone in questa disciplina. 

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Foto di Pier Colombo

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