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Tuffi: l’Italia verso gli Europei e i Mondiali. Poche certezze dopo l’addio di Tania Cagnotto

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Certezze poche, speranza qualcuna, dubbi molti ma altrettanta voglia di stupire gli scettici. A un mese e mezzo dai suoi primi Europei senza Tania Cagnotto, l’Italia dei tuffi tira i bilanci parziali della stagione della ricostruzione, volata via in men che non si dica senza podi internazionali, finora, tra Grand Prix e World Series. Cosa aspettarsi dal 12 al 18 giugno a Kiev nella rassegna continentale? E cosa, soprattutto, dai Mondiali di Budapest (14-22 luglio)?

Il punto di partenza si chiama Giovanni Tocci, è nato nel 1994 a Cosenza e in questa stagione ha dominato le gare nazionali sia da 1 che da 3 metri. E’ vice campione europeo in carica dal trampolino non olimpico e può ripetersi, almeno in Ucraina. In Ungheria l’obiettivo minimo deve essere la finale, sfumata due anni fa a Kazan, mentre da 3 metri (anche se manca ancora l’ufficialità della convocazione) le chance da medaglia sono basse considerato il folto gruppo di avversari. Nel sincro 3 metri Tocci e Andrea Chiarabini, sesti alle Olimpiadi di Rio 2016, hanno praticamente perso tutta la prima parte di stagione a causa di un infortunio al ginocchio occorso al romano: vedremo se in pochi mesi si potrà recuperare il tempo già trascorso.

Anche Elena Bertocchi può dire la sua da 1 metro a Kiev: quarta a Rostock 2015 e seconda a Londra 2016 dietro Tania Cagnotto, la milanese coetanea di Tocci vanta costanza di grandi punteggi nella specialità più bassa e può fare molto bene anche ai Mondiali, tenendo a bada la tensione. Da 3, invece, ha superato solo una volta in carriera i 300 punti (la soglia per la finale mondiale, bene o male, nell’ultimo decennio) ma è reduce da due tappe delle World Series che potrebbero giocare un’arma molto utile dal punto di vista mentale.

Con un oro, tre argenti e due bronzi nel palmarès, sarà probabilmente Noemi Batki la veterana della spedizione italiana quest’estate. E la triestina da 10 metri, agli Europei, è sempre una contender per il podio. E’ a metà tra certezza e speranza. I dubbi: prima di tutto la composizione finale della squadra, visto che per la scelta del ct Giorgio Cagnotto mancano ancora gli Assoluti di Torino (12-14 maggio) in cui sua figlia Tania darà l’addio ufficiale all’agonismo gareggiando da 1 metro sabato 13 alle 18, e poi i sincro tradizionali, visti i problemi fisici di Chiarabini e il ritiro della coppia Cagnotto-Dallapè. Come stupire? Ecco allora i sincro misti, Verzotto-Bertocchi da 3 metri e Verzotto-Batki da 10. Per i secondi, due quinti posti alle World Series 2017 (miglior coppia continentale), il quarto da riscattare di Londra 2016 e il sesto (con podio sfumato all’ultimo) dei Mondiali 2015. Soprattutto agli Europei di Kiev, un appuntamento da cerchiare in rosso.

 

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francesco.caligaris@oasport.it

Twitter: @FCaligaris

Foto da: DeepBlueMedia/Len

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