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Basket, Simone Pianigiani al veleno: “L’Italia è indietro. Tornerò solo per viverci”

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L’ex CT della nazionale italiana di basket, Simone Pianigiani, ha rilasciato una lunga intervista a La Stampa. L’allenatore toscano siede dall’inizio della stagione sulla panchina dell’Hapoel Gerusalemme. Pianigiani ha provato ad analizzare la situazione della pallacanestro in Italia, che sta vivendo un momento tutt’altro che roseo. “La pallacanestro in Italia è oramai indietro. Non ci sono i budget di una volta, non si costruiscono più palazzetti dello sport, l’impiantistica sportiva è un grande problema. Ma in Italia c’è una vera e propria cultura di pallacanestro e grandi allenatori. In un momento in cui non ci sono più i mecenati, come Benetton o Scavolini, bisogna trovare nuove forme per creare le condizioni economiche e garantire la crescita di questo sport”. Dal punto di vista personale infatti, Pianigiani ha dichiarato senza mezze misure di non provare nessuna nostalgia per l’Italia, almeno dal punto di vista cestistico. “Per me non vedo un futuro professionale in Italia, voglio fare esperienze nuove, come ho fatto a Istanbul e sto facendo a Gerusalemme. Allenerò ancora per qualche anno, poi tornerò in Italia per viverci”.

Pianigiani si è poi soffermato sulla sua prima stagione in Israele. “Siamo partiti a settembre da ‘sfidanti’ ed ora siamo tra le prime 20 d’Europa. È stata un’appassionante cavalcata in apnea. Abbiamo conquistato la Winner Cup, la Supercoppa d’Israele ed in campionato puntiamo alla Final Four. L’obiettivo di crescita era l’Eurocup e siamo arrivati in semifinale. È stato un grande risultato che ci ha avvicinati a realizzare il sogno del presidente: entrare in Eurolega”. Le ambizioni dell’Hapoel Gerusalemme sono infatti importanti e l’ex allenatore di Siena è stato chiamato proprio per questo motivo. “Mi hanno cercato per realizzare un sogno e dare un forte impulso al progetto. Per me era arrivato il momento di trovare una sfida appassionante, quindi ho azzerato tutto e sono ripartito”.

In Israele, Pianigiani è stato da poco raggiunto da Alessandro Gentile. “È normale che sia un giocatore discusso, come tutti i giocatori di talento esposti all’attenzione mediatica sin da giovanissimi. Ale è un ragazzo semplice, ama la pallacanestro e ci mette la passione”. Il talento di Maddaloni (Caserta) avrà da subito un ruolo importante nel roster del tecnico italiano. “Forse Milano non era per lui il posto migliore per esprimersi. A Gerusalemme le sue esigenze si conciliano con quelle della squadra, che aveva bisogno di un giocatore capace di coprire più ruoli. Qui potrà finire la stagione ed arrivare pronto all’appuntamento con la Nazionale. Il fatto che ci conosciamo ed abbiamo già lavorato insieme è un grande vantaggio per entrambi”.

 

Foto: Twitter Hapoel Gerusalemme

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