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Superbike, Marco Melandri un ritorno alle gare per rinascere dopo un lungo stop

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Si dice che chi ben comincia sia già a metà dell’opera ma, nel caso di Marco Melandri, i test pre-stagionali della Superbike di Phillip Island forse hanno detto anche qualcosa di ancor più positivo. Il pilota ravennate, infatti, ha chiuso la due giorni di test australiana al secondo posto, ad appena 30 millesimi da Jonathan Rea (passando dall’1:32,216 di ieri all’1:30,575 di oggi) confermando che, nonostante l’anno sabbatico vissuto nel 2016, vuole essere subito protagonista nel Mondiale SBK 2017 con la sua Ducati Panigale (Team Aruba Racing). Una moto che l’anno scorso aveva già ottenuto ottimi risultati (11 successi con Chaz Davies con un incredibile 6 su 6 per chiudere la stagione) e che in questo inverno è stata ulteriormente migliorata sotto l’aspetto di ciclistica, motore ed elettronica.

Per Melandri, che compirà 35 anni ad agosto, questo ritorno in Superbike rappresenta un vero e proprio nuovo inizio, dopo due anni con pochi sorrisi. Le sue ultime apparizioni, infatti, sono avvenute nel 2015 in MotoGP con una Aprilia che stava muovendo i primi passi nella classe regina. Otto soli Gran Premi corsi ed al massimo un piazzamento in diciottesima posizione. Davvero briciole per un pilota del suo calibro. Anche per questo motivo forse è meglio tornare con la memoria al Melandri dei quattro anni di SBK, con Yamaha, BMW ed Aprilia, capace di collezionare 19 successi (anche due doppiette a Sepang e Jerez nel 2014) nelle 102 gare disputate (e la bellezza di 49 podi).

L’ex Campione del Mondo del Mondo della 250 nel 2002, e vicecampione della MotoGP nel 2005, ha raccontato le sue prime impressioni su questo ritorno nel mondo della WSBK al portale tedesco Speedweek.com: Dopo gli ultimi due anni non pensavo di potermi rimettere in moto ed essere subito competitivo – confessa – Dal punto di vista personale finalmente sono felice ed equilibrato e guidare mi da sempre le splendide sensazioni di una volta. Inizio questa stagione con voglia di divertirmi ogni weekend e dare il mio massimo”. La nuova Ducati è già competitiva? “Direi che siamo sulla buona strada. Dobbiamo, però, ancora crescere a livello di pneumatici e velocità pura, ma non possiamo certo lamentarci”. Uno sguardo ai rivali? “Jonathan Rea è velocissimo, ma a quanto pare noi non siamo da meno. Sono rimasto davvero colpito dalla guida di Chaz Davies, un vero animale da gara. A differenza loro per me il primo GP stagionale sarà difficile dopo oltre un anno di stop”. Quindi analizza il suo rapporto con Davies, suo nuovo compagno di squadra. “Chaz mi sta dando consigli utili per lo sviluppo della moto, specialmente per quanto riguarda potenza e freno motore – svela – Per me è molto importante, anche se abbiamo stili di guida e fisici diversi. Tutti nella Scuderia mi stanno dando una grossa mano, spero di ripagarli in pista sin da subito”.

A quanto pare ci sono tutti gli ingredienti per vedere il rientrante Marco Melandri coinvolto nella lotta per il Campionato del Mondo 2017 carena contro carena con Jonathan Rea, Tom Sykes e Chaz Davies. Per vedere confermate queste previsioni sarà sufficiente aspettare questo fine settimana, dato che proprio a Phillip Island si correrà il primo weekend di gara della stagione. A rigor di logica, tuttavia, occorrerà un po’ di tempo al ravennate per riprendere la giusta confidenza con la pista, conoscere al meglio la propria moto e, non ultimo, togliersi di dosso la ruggine di questi mesi di stop. Non c’è che dire, una bella sfida. Tutta da vincere.

Foto: Twitter di Marco Melandri

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