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Calcio, Coppa d’Africa 2017, le semifinaliste ai raggi X. Egitto imperforabile, Burkina Faso per la storia. Ghana e Camerun, otto trofei in due!

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Si stringe il cerchio delle pretendenti al titolo continentale nella Coppa d’Africa 2017 e i quarti di finale hanno mietuto un’altra vittima illustre, il Senegal, che ha ceduto l’onore delle armi al Camerun ai calci di rigore, lasciando il Gabon con tanti rimpianti. Le due semifinali saranno Burkina Faso-Egitto, in programma mercoledì 1 febbraio, e Camerun-Ghana, che si disputerà giovedì 2 febbraio. Non mancheranno gli spunti di interesse in due confronti che si preannunciano intensi e ricchi di emozioni, ma andiamo ad analizzare ai raggi X le quattro nazionali che andranno a contendersi la coppa.

BURKINA FASO

Approdati in semifinale dopo aver vinto il girone A e aver eliminato con autorità la Tunisia ai quarti, gli Stalloni puntano a rinverdire i fasti del 2013, quando persero in finale al termine di un cammino entusiasmante cedendo il passo soltanto alla Nigeria. Con 6 gol fatti e 2 subiti, il Burkina Faso sta mostrando i muscoli contro avversari sulla carta più quotati e mercoledì sera affronterà l’Egitto in un match ben più equlibrato di quanto i valori in campo lasciano intendere. La voglia di stupire dei ragazzi guidati dal coach portoghese Paulo Duarte si aggiunge alle doti tecniche e agonistiche di alcuni elementi che stanno prendendo per mano la squadra. Bertrand Traoré, giocatore di maggior talento del gruppo, si sta sacrificando molto per i suoi compagni, che non possono prescindere dalla sua indiscussa classe. L’esperto Aristide Bancé, il più amato dai tifosi, ha lasciato il segno nei quarti di finale, realizzando il gol della vittoria poco dopo il suo ingresso in campo e rivelandosi il leader carismatico degli Stalloni. La vera sorpresa, tuttavia, è rappresentata da Préjuce Nakoulma, autore di due preziose reti sebbene risulti attualmente svincolato, ennesima scoperta di una Coppa d’Africa che non finisce mai di stupire.

CAMERUN

La tradizione dei Leoni Indomabili, infangata dal “gran rifiuto” dei suoi calciatori di maggior talento, rivive attraverso le gesta di un gruppo privo di fuoriclasse ma dotato di grinta e carattere da vendere. Hugo Broos ha forgiato una squadra che sta acquisendo sempre più fiducia nei propri mezzi col passare delle partite e che si è stretta intorno al proprio capitano, Benjamin Moukandjo, fantasista del Lorient che si sta mettendo in luce per il suo carisma e per la capacità di accentrare su di sé tutte le responsabilità della manovra offensiva del Camerun. Con soli tre gol segnati in quattro partite, i Leoni sono approdati in semifinale superando ai quarti il ben più quotato Senegal, sconfitto ai rigori dopo una strenua resistenza, resa possibile grazie alle parate di Joseph Fabrice Ondoa, che ha subito appena due gol e sta dimostrando di valere più della Segunda Division spagnola. E dopo aver portato a casa lo scalpo di Gabon e Senegal, anche il Ghana ora fa meno paura.

GHANA

Le Stelle Nere finora non hanno brillato. La scarsa vena realizzativa degli attaccanti ha creato non pochi patemi ai ragazzi guidati da Avraham Grant, il quale tuttavia sa di poter contare su almeno tre elementi dal talento superiore alla media. Si tratta del funambolico esterno offensivo Christian Atsu, che sta facendo ammattire le difese con le sue serpentine, e soprattutto dei fratelli Jordan e André Ayew, le cui giocate hanno trascinato il Ghana in semifinale. I figli dell’ex calciatore del Torino Abedi Pelé rappresentano le armi a cui Grant si affiderà per superare il Camerun in una sfida tra due compagini che possono vantare entrambe ben 4 vittorie in Coppa d’Africa, una match a cui difficilmente potrà prendere parte Asamoah Gyan, leader storico delle Stelle Nere, infortunatosi durante la gara contro l’Egitto.

EGITTO

Zero gol subiti in quattro partite per i Faraoni. Hector Cuper ha costruito un gruppo a sua immagine e somiglianza, puntando tutto sulla solidità del reparto arretrato e sulle giocate estemporanee degli attaccanti, in primis il fantasista della Roma Mohamed Salah, che finora si è acceso a intermittenza ma ha contrassegnato tutti gli step dell’Egitto verso l’approdo in semifinale. L’imprevedibilità di Salah, tuttavia, non è l’unica arma offensiva di un Egitto che sta trovando risposte importanti anche dalle sue riserve. El Said e Kahraba da subentranti hanno realizzato le reti decisive contro Uganda e Marocco nei minuti finali e il totem Essam El-Hadary, 44enne portiere che ha preso il posto dell’infortunato Ahmed El-Shenawy ed è diventato il calciatore più longevo della storia della competizione, ha tutta l’intenzione di aggiungere un altro trofeo alla sua già ricca bacheca e di contribuire alla conquista dell’ottava Coppa d’Africa, che proietterebbe i Faraoni nuovamente nel firmamento continentale dopo tre consecutive cocenti delusioni.

mauro.deriso@oasport.it

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Foto: Twitter Mohamed Salah

 

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