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VIDEO – Volley, SuperLega – Molfetta: “Contro Trento l’arbitro non ha visto un fallo di posizionamento: tie-break falsato, dal 14-14 al 13-15”

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Domenica si è giocato l’incontro tra Molfetta e Trento, valido per la 13esima giornata di SuperLega. I dolomitici hanno espugnato il PalaPoli per 3-2 ma oggi la società pugliese ha accusato l’arbitro Giorgio Gnani per delle dubbie decisioni.

Ce ne sono state molteplici nel corso della partita, ma Molfetta si è concentrata in particolar modo su quella più decisiva: Trento avanti 14-13 nel tie-break e palla in mano con Urnaut al servizio. Guardando FOTO e VIDEO di quel momento ci sarebbe un evidentemente fallo di posizionamento che però non è stato fischiato.

L’azione inizia, Trento segna e vince l’incontro. Se invece ci fosse stato il fischio, come richiede Molfetta, si sarebbe andati sul 14-14 e i padroni di casa al servizio. Insomma un tie-break fortemente influenzato.

 

Questo il comunicato stampa della società:

L’episodio accade sul 13-14 del quinto set, nelle battute finali, quando la tensione è altissima e una decisione pesa tremendamente sul risultato. Si proveniva da una serie di decisioni già molto dubbie, che avevano inciso non poco sull’esito parziale della partita.

Le immagini parlano chiaro. Come si vede nella foto dell’articolo, Urnaut va in battuta, in campo Lorenzetti ha appena inserito Nelli al posto di Lanza. Ebbene, il regolamento impone che Nelli sia in posto 4, quindi in diagonale al battitore Urnaut. Invece si trova dalla parte opposta, lì dove non avrebbe dovuto essere. In posto 4 c’è Giannelli, infatti.

Fallo di posizione, netto ed evidente. Punto Exprivia, 14-14 e set ancora in bilico. Invece no, l’arbitro Giorgio Gnani di Ferrara, lascia passare. Trento fa punto, vince set e partita.

Questa la cronaca, indiscutibile. Ora le riflessioni.

 

Non è la prima volta che la Pallavolo Molfetta si trova a subire decisioni sfavorevoli nei momenti topici di un match. Le immagini dei famosi otto secondi fischiati a Joao Rafael nel match di inizio campionato contro Milano hanno fatto il giro del web. Anche in quel caso parlarono da sole e pur infastidendoci non poco, decidemmo in quel caso di non parlarne. Non volevamo gettare benzina sul fuoco. Era un episodio e tale doveva restare.

Ma domenica si è superato il limite. Il primo arbitro aveva il dovere di guardare con attenzione a quanto succedeva nella metà campo di sua competenza, cioè quella di chi batteva: Trento. Non l’ha fatto, o al massimo non l’ha fatto bene.

Di fatto ha danneggiato tantissimo una squadra che negli ultimi tempi si sente poco tutelata, vittima di decisioni assurde e incomprensibili, figlie talvolta di un rigore inusuale nell’interpretazione del regolamento (anche là nei momenti topici del set), talaltra di un’assenza di attenzione posta allo stesso regolamento.

Due pesi, due misure. In entrambi i casi, contro la Pallavolo Molfetta.

 

Ora diciamo basta. Perché siamo buoni, corretti e rispettosi, ma sappiamo e dobbiamo alzare la voce contro situazioni vergognose e pure paradossali.

Certo, paradossali. Perché oltre il danno, abbiamo subìto pure la beffa. Dopo alcune decisioni arbitrali, come detto, già molto dubbie (ci riferiamo soprattutto al tocco/non tocco a muro di Polo su attacco di Urnaut nel quarto set), il pubblico ha contestato la direzione arbitrale.

Ebbene, la contestazione era legittima e comprensibile. Lo sport è questo, gli spettatori applaudono e fischiano. Succede ovunque (altrimenti chiudiamo le porte delle partite), è successo anche a Molfetta, dove il tifo è caldo, ma pure competente, sportivo e apprezzato da tutti.

L’arbitro ha segnalato “ripetute frasi ingiuriose” al suo indirizzo, inducendo il giudice sportivo a una multa di 220 euro alla società. Lasciamo perdere l’entità della multa, non è quello il punto. Il problema è che non solo il signor Gnani ci ha danneggiati in modo incontestabile, ma ci fa pure sanzionare per essere stato contestato. Ci fa quasi la morale.

Non lo meritiamo, onestamente. Meritiamo, ed esigiamo, rispetto. Lo meritiamo come società, come città. Lo meritano i nostri tifosi”.

 

 

(foto Pallavolo Molfetta)

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