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Scherma: Arianna Errigo si congeda dal 2016 con una lezione da imparare e un motivo in più per scrivere la Storia

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Quando mancano ormai soltanto pochi giorni al termine di un 2016 davvero ricco di emozioni, non possiamo non soffermarci sul percorso compiuto da Arianna Errigo nel corso di quest’annata, durante la quale alcune aspettative sono state disilluse mentre nuove sfide si affacciano all’orizzonte rendendo il 2017 colmo di speranze.

Arrivava alle Olimpiadi di Rio da grande favorita, numero 1 del ranking mondiale, e invece tutto è sfumato in una delusione cocente. Nel torneo individuale di fioretto Arianna Errigo si è fermata agli ottavi di finale, eliminata a sorpresa dalla canadese Harvey. Una sconfitta difficile da digerire, per lei ma anche per il mondo della scherma italiana, che da anni ci ha abituati a ben altri risultati. Da questa disfatta inattesa è nata un’idea rivoluzionaria per certi versi: lasciatasi alle spalle la delusione in terra carioca andata all’opposto di come sognava e aveva previsto, dimenticate le polemiche per la separazione con il Maestro Giovanni Tomassini, l’azzurra ha particolarmente intensificato l’allenamento con la sciabola, guardando concretamente all’impresa di portare ben due armi nella prossima manifestazione a cinque cerchi in quel di Tokyo. 

Un’idea che va e viene dalla testa della fuoriclasse di Muggiò: perché è troppo il divertimento che prova tirando di sciabola, e si è già intravisto sin dalle prime battute. Sarebbe davvero intrigante vedere la Errigo sfidare le grandi interpreti della sciabola internazionale in modo continuativo, anche se prima di pensare al futuro bisogna affinare la tecnica e il feeling con una disciplina piena di insidie e che richiede anche una preparazione atletica molto diversa rispetto all’amato fioretto. La prospettiva, d’altro canto, è quella di fare la Storia, come da lei stessa sottolineato. “Mi sono ripresa abbastanza velocemente dopo la delusione di Rio, mi aspettavo di stare anche più male, invece rimettermi in carreggiata anche con questo nuovo obiettivo mi ha aiutato. Sì, è vero, ho sbagliato la gara più importante però dopo il primo periodo in cui ero molto nervosa ho iniziato a riflettere. Ero infastidita da me stessa, la mia famiglia e il mio fidanzato Luca mi hanno sopportato tanto e grazie a loro ne sono venuta fuori. E ora eccomi qui a raddoppiare. Il mio futuro? Di solito un’atleta dopo le Olimpiadi si prende un periodo per staccarsi, si prende una pausa o si prende una vacanza. Io non abbandono il fioretto, e mai lo farò, però non lascio e anzi raddoppio. Mi voglio mettere in discussione”.  E chissà che magari, analogamente a quanto avvenuto per Federica Pellegrini nel nuoto, la conclusione di una stagione tenebrosa non sia soltanto l’abbrivio necessario per risplendere più che mai.

simone.brugnoli@oasport.it

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Foto: Bizzi per Federscherma

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