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Judo

Il 2016 del judo: 60 kg, la consacrazione di Beslan Mudranov

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Continua il nostro viaggio tra le quattordici categorie del judo internazionale per ripercorrere il 2016. Il secondo appuntamento riguarda la categoria 60 kg maschile.

IL CAMPIONE OLIMPICO
A trent’anni compiuti, il russo Beslan Mudranov ha trovato il successo più importante della propria carriera dopo tanti anni passati ai vertici. Un successo particolarmente importante per il suo Paese, visto che la Russia aveva già trionfato nel 2012 in questa categoria con Arsen Galstyan. Tre volte campione europeo, Mudranov non ha particolarmente brillato nella prima parte della stagione, raggiungendo la finale al Grand Prix di Düsseldorf e classificandosi terzo all’European Cup di Bratislava. A Rio 2016, però, l’atleta di Ezio Gamba è arrivato al massimo della forma, imponendosi di fronte a tutti gli avversari più quotati.

GLI ALTRI PROTAGONISTI
Campione mondiale in carica, il kazako Yeldos Smetov ha provato il colpaccio anche a Rio 2016, ma si è dovuto alla fine accontentare della medaglia d’argento. A chiudere la stagione al comando del ranking è invece l’azero Orkhan Safarov, venticinquenne che ha disputato la finale europea e si è aggiudicato l’oro al World Masters di Guadalajara, ma si è dovuto accontentare del quinto posto nel torneo olimpico.
La categoria 60 kg non è stata priva di sorprese nel corso del 2016, come nel caso del nuovo campione europeo, il giovane francese Walide Khyar, o l’uzbeko Diyorbek Urozboev bronzo olimpico e vincitore del Grand Prix di Tbilisi, oltre che di numerose altre medaglie internazionali. In calo, invece, i leader storici della categoria come il sudcoreano Kim Won-Jin ed il giapponese Naohisa Takato, sebbene quest’ultimo abbia conquistato un bronzo olimpico.

GLI AZZURRI
Il ventenne Elios Manzi ha sicuramente rappresentato una delle migliori note del 2016 azzurro. Il giovane siciliano ha infatti conquistato un bronzo europeo che, insieme alla vittoria del Grand Prix di Almaty, lo ha proiettato nella zona di qualificazione olimpica. Un risultato di grande importanza per Manzi, già molto promettente quando militava tra i cadetti, che ha oramai assunto la leadership nazionale della categoria di peso più bassa davanti a Carmine Di Loreto.

IL RANKING
1 SAFAROV Orkhan AZE 1854 ▲ 1
2 SMETOV Yeldos KAZ 1852 ▲ 1
3 UROZBOEV Diyorbek UZB 1772 ▲ 2
4 DASHDAVAA Amartuvshin MGL 1716 ▲ 3
5 KIM Won jin KOR 1690 ▼ 4
6 MUDRANOV Beslan RUS 1573 –
7 TAKATO Naohisa JPN 1568 ▼ 3
8 LUTFILLAEV Sharafuddin UZB 1270 ▲ 1
9 TAKABATAKE Eric BRA 1252 ▼ 1
10 GANBAT Boldbaatar MGL 1242 –
11 KITADAI Felipe BRA 1188 ▲ 1
12 MUSHKIYEV Ilgar AZE 1073 ▲ 2
13 OZLU Bekir TUR 1068 ▲ 2
14 LIMARE Vincent FRA 1017 ▲ 3
15 IBRAYEV Rustam KAZ 1010 ▼ 2
16 PAPINASHVILI Amiran GEO 996 –
17 SHISHIME Toru JPN 990 ▼ 6
18 KHYAR Walide FRA 988 –
19 GARRIGOS Francisco ESP 900 ▲ 1
20 OSHIMA Yuma JPN 860 ▼ 1

32 MANZI Elios ITA 558 –
60 DI LORETO Carmine maria ITA 273 ▲ 2
107 LOMBARDO Daniel ITA 78 –
176 PANTANO Angelo ITA 20 ▲ 3
198 ANDREOLI Fabio ITA 14 ▲ 2
199 LOMBARDO Manuel ITA 12 ▲ 2

giulio.chinappi@oasport.it

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Immagine: IJF

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