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Italia 10 e lode: Martina Caironi chiude le Paralimpiadi in bellezza

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Mancava solo lei, ed eccola qui. A chiudere le Paralimpiadi da 10 e lode per l’Italia (10 ori, 39 medaglie totali, miglior bottino del nuovo millennio) ci pensa Martina Caironi, un’altra delle stelle azzurre, tra le atlete più attese se non altro per aver portato la bandiera tricolore durante la cerimonia di apertura di mercoledì 7 settembre.

Il successo della 27enne bergamasca nei 100 metri T42 (con Monica Graziana Contrafatto bronzo) rappresenta il sigillo su dieci giorni da favola per lo sport italiano. Storie di campioni che hanno bucato lo schermo e da Rio sono arrivate in milioni di case nella Penisola. Imprese eroiche e altre più prevedibili, ma emozioni sempre impareggiabili.

Già argento nel salto in lungo con 4.66 metri, Martina Caironi si aggiunge – confermandosi – a una lunga tradizione di campioni sportivi della bergamasca che negli ultimi anni hanno saputo tirare fuori il meglio da quel carattere deciso, a tratti burbero ma sempre buono, che li contraddistingue. Ex pallavolista, è amputata alla gamba sinistra a causa di un incidente in moto avvenuto nel 2007. Da quel momento in poi ha dominato a livello paralimpico: già campionessa di specialità a Londra 2012, si è presa i Mondiali 2013 e 2015 nonché gli Europei di quest’anno a Grosseto. È persino diventata la prima amputata sotto il ginocchio a correre la gara regina dell’atletica sotto i 15′‘ (14”61 a Doha, record del mondo) e anche stanotte non ha avuto rivali.

Domani sera sarà Bebe Vio la portabandiera dell’Italia nella cerimonia di chiusura: un premio sicuramente giusto per la cannibale del fioretto che ha vinto l’oro individuale e il bronzo a squadre. Idealmente, però, le Paralimpiadi azzurre si sono concluse così come erano iniziate: nel segno di Martina Caironi.

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francesco.caligaris@oasport.it

Twitter: @FCaligaris

Foto da: Facebook Caironi

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