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Tiro a segno, Olimpiadi Rio 2016: gli azzurri ai Raggi X

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Le Olimpiadi di Rio 2016 sono sempre più imminenti e la squadra di tiro a segno italiana è già giunta nella città brasiliana, dove dal prossimo 6 agosto all’interno dello Shooting Centre dovrà dare battaglia per andare alla ricerca del maggior numero di medaglie possibili.

Ma andiamo a conoscere meglio i cinque alfieri della rappresentativa tricolore:

CARABINA

Petra Zublasing: nata nel 1989 l’altoatesina sarà l’unica donna azzurra sulle linee di tiro carioca. Alla sua seconda Olimpiade, dopo il titolo mondiale del 2014 nella gara ad aria compressa da distanza 10m, in Brasile dovrebbe dire la sua anche nel contest delle 3posizioni da 50m avendo così la chance di consacrarsi a livello assoluto.

Niccolò Campriani: il toscano classe 1987 a Rio dovrà cercare di “difendere” le medaglie olimpiche (1 oro ed 1 argento) conquistate a Londra 2012, anche se il cambio di regolamento l’ha chiaramente penalizzato. Vale almeno due finali su tre nella carabina, non calcolando la gara a terra dove è certamente meno prestazionale di altri interpreti.

Marco De Nicolo: per il lombardo la carta di identità dice 1976, ma non è anzianità bensì esperienza. E’ alla sua quinta Olimpiade e ci arriva con l’entusiasmo e la carica di un ragazzino. Da un anno sta sparando su standard elevati, sempre a ridosso dei migliori: che possa essere lui la mina vagante della kermesse? Una cosa è certa: nella gara a terra vale tranquillamente la finale.

PISTOLA

Giuseppe Giordano: da un veterano all’altro. Il campano del 1974 è pronto ad una nuova avventura olimpica dopo Londra. Polivalente e certamente rodato per questo tipo di gare sa farsi valere sia nelle gare ad aria compressa sia, soprattutto, nelle competizioni di pistola libera dai 50m; la gara regina del panorama a Cinque Cerchi.

Riccardo Mazzetti: lombardo come De Nicolo, ma venuto al mondo nel 1984 il tiratore di pistola automatica dalla distanza dei 25m può essere una delle schegge impazzite nella gara più imprevedibile del tiro a segno internazionale. Arrivato a Rio per una riallocazione delle carte olimpiche, è pronto a far vedere di che pasta è fatto, anche perchè nell’unica volta in cui è arrivato in finale in questo format di competizione è riuscito a battere tutti firmando il record del mondo.

Foto: UITS

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michele.cassano@oasport.it

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