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Judo, Europei 2016: Manzi e Basile, giovani azzurri al potere. E Fabio vede Rio

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Dopo cinque anni, l’Italia è tornata su un podio individuale ai Campionati Europei di judo. La notizia sarebbe già eccezionale, ma lo diventa ancora di più dal momento che le medaglie vinte oggi dall’Italia son ben due, entrambe arrivate da due giovani judoka che hanno infiammato la rassegna di Kazan’.

Elios Manzi è un vero predestinato. Il siciliano è stato considerato come un grande talento sin da giovanissimo, ed infatti nella categoria cadetti ha vinto di tutto, laureandosi due volte campione europeo e vincendo altrettante volte l’argento mondiale. Poi, qualche infortunio di troppo ne ha rallentato la corsa, ma non ha scalfito le capacità. Campione italiano assoluto nel 2014 e nel 2015, Manzi ha iniziato a calcare i tatami dei grandi tornei internazionali quest’anno, offrendo subito una buona prestazione al Grand Slam di Parigi. Oggi, invece, è stato il momento dell’apoteosi, con due vittorie pesanti su teste di serie come il francese Vincent Limare e l’armeno Hovhannes Davtyan, per non parlare del fortissimo georgiano Amiran Papinashvili. Probabilmente per qualificarsi a Rio è oramai troppo tardi, ma con questa medaglia di bronzo Manzi ha lanciato idealmente la sua rincorsa a Tokyo 2020, dove sicuramente ci sarà per lottare con i migliori del mondo.

L’exploit di Fabio Basile era invece più atteso, visti i recenti risultati che hanno proiettato il ventunenne sui podi internazionali. Vincitore dell’African Open di Casablanca e finalista al Grand Prix di Zagabria, Basile ha dato una grande dimostrazione di forza andando a strappare il podio al numero uno del tabellone, il bielorusso Dzmitry Shershan. I suoi risultati in successione hanno messo a repentaglio la leadership italiana nella categoria, detenuta da Elio Verde, che nel ranking olimpico si trova oramai ad inseguire – anche se di poco – il campione europeo Under 23: la battaglia tra Basile e Verde continuerà anche nei prossimi tornei, ma a questo punto è proprio il più giovane dei due a vedere le Olimpiadi di Rio 2016 più da vicino: una qualificazione che sarebbe del tutto meritata, visto che Basile ha collezionato tutti i suoi punti nell’arco di pochi mesi. Quanto meno, possiamo dire che a Rio 2016 l’Italia avrà quasi certamente un judoka fra i 66 kg.

Le medaglie di Manzi e Basile segnano dunque il trionfo della promettente generazione di judoka azzurri che in questi ultimi tempi si è affacciata sulla scena internazionale. Il judo italiano è tornato finalmente a recitare un ruolo da protagonista sulla scena internazionale, e, se le premesse sono queste, la situazione non potrà far altro che migliorare nei prossimi anni. Intanto, l’Italia ha sbloccato il suo medagliere con due bronzi quando siamo solamente alla prima giornata di gare nella rassegna di Kazan’, permettendo agli atleti impegnati nei prossimi giorni di combattere con meno responsabilità sulle spalle.

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Immagine: EJU

giulio.chinappi@oasport.it

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