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Editoriali

Pagellone sport italiano 2015: nuoto e tennis colmi d’alloro; atletica e rugby, disastro colossale

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Calcio, 6. L’Italia di Antonio Conte ha ottenuto la qualificazione a Euro2016 chiudendo da imbattuta il proprio girone, con sette vittorie e tre pareggi. La notizia più importante, tuttavia, è l’aver trovato una propria identità marchiata 4-4-2 da ottobre in poi e, seppur senza successi nelle due amichevoli di novembre, la strada intrapresa verso la Francia sembra quella giusta. Non è più la Nazionale dei campioni, ma è una squadra ‘operaia’ che, se riuscirà a seguire id ettami del ct, potrebbe togliersi qualche soddisfazione. Ma,nonostante la finale di Champions raggiunta da un’ottima Juventus e le semifinali di Europa League di Napoli e Fiorentina (diciamolo però: i partenopei avrebbero dovuto stravincere contro il Dnipro), il voto del 2015 del calcio azzurro non può andare oltre una mediocre sufficienza per la scottante eliminazione dell’under 21 agli Europei di categoria, ko che ha fatto perdere alla squadra di Luigi Di Biagio anche e soprattutto la qualificazione a Rio 2016. Tanti imotivi del flop: il solito crollo fisico nella ripresa da tempo denunciato, qualche ingenuità individuale, la carenza di gol e – va ricordato – anche il pareggio maturato in extremis tra Svezia e Portogallo. Insomma: un concorso di colpe che per poco non ha fatto fuori l’ex centrocampista di Roma e Inter. Di Biagio si è salvato,f orse anche grazie alla mancanza di alternative, e ora è partito a razzo: quattro hurrà e il prezioso 1-1 in Serbia per chiudere il 2015 con il sorriso sulle labbra e in testa nel girone verso Euro2017 (in Polonia, senza più play-off anche per le prime classificate). Dopo il fallimento, non avrebbe potuto dare risposta migliore. E questo nuovo ciclo – maturo e talentuoso – piace assai.

Calcio femminile, 5.5. Il movimento calcistico in rosa va valutato su due binari distinti: Nazionale e Club. Ebbene la mancata qualificazione ai Mondiali in Canada di quest’anno, conseguenza del play-off tenutosi contro l’Olanda nel 2014, ha un chiaro “riverbero” per la stagione corrente. Difficoltà palpabili anche nelle qualificazioni agli Europei 2017, come la sconfitta con la Svizzera in casa per 3-0 dimostra. I campionati continentali olandesi, tuttavia, non sembrano in pericolo ma i medesimi problemi persistono e, probabilmente, coincidono con la guida tecnica di Antonio Cabrini. Vero è che la chiara insufficienza del club Italia viene, in qualche modo, compensata dalla strepitosa impresa del Brescia calcio femminile. Le ragazze allenate da Milena Bertolni, infatti, con la qualificazione ai quarti di finale di Champions League 2015-2016, sono entrate nella storia della società e del nostro calcio. Una pallide luce, dunque, quella simboleggiata dalle leonesse in un’organizzazione che continua però a denunciare tantissima confusione. Pensiamo ad esempio all’ex Presidente della Lega Nazionale Dilettanti Felice Bellolli, sfiduciato dal proprio Consiglio direttivo per l’ormai tristemente famosa frase “basta dare soldi a quelle quattro lesbiche“, o alle recenti dichiarazioni del massimo dirigente del Torino calcio femminile Roberto Salerno, deferito dalla Procura Federale, che ha parlato di lobby gay nell’asset del calcio femminile e, per chiosare, alla minaccia di sciopero poi revocato nella prima giornata di campionato. Mille contraddizioni che rischiano di ostacolare quella crescita necessaria per competere a livello internazionale ed avvicinare le nostre atlete ad una realtà professionistica.

Calcio a 5, 7.5. Anno transitorio ma come sempre positivo per l’Italia che nel 2014 aveva vinto gli Europei di Anversa. Due Main Round di qualificazione ai grandi eventi di un 2016 che si appresta a essere infuocato (e decisivo, per un intero ciclo di giocatori) conquistati come prima squadra del girone rappresentano sì la normale amministrazione per i ragazzi di Roberto Menichelli, ma confermano ulteriormente la grande forza di una Nazionale che agli Europei di febbraio in Serbia si giocherà le proprie carte per difendere il titolo, mentre tra marzo e aprile andrà a caccia del pass per i Mondiali di settembre in Colombia dove, in caso di partecipazione, il gap rispetto alle “solite note” europee e alla corazzata Brasile non è impossibile da colmare. Nelle varie partite disputate il ct ha provato molti volti nuovi, nella più classica delle stagioni “di passaggio” in vista dell’anno in cui tutto il lavoro andrà poi concretizzato. Al momento, pur con negli occhi la sconfitta per 2-1 contro la Slovacchia che ha chiuso la bella manifestazione pugliese del secondo weekend di dicembre, non ci sono particolari campanelli d’allarme da segnalare. L’avvicinamento prosegue al meglio e tra meno di due mesi si farà sul serio a Belgrado. Il voto più che positivo per il 2015 del futsal italiano, dunque, è più che altro merito dell’esordio in grande stile della nazionale femminile, guidata sempre da Menichelli e capace di raccogliere oltre 5 mila spettatori al Foro Italiano per la #nottemagica contro l’Ungheria che ha entusiasmato tutto il pubblico romano. Le azzurre, già brillanti e concrete, hanno sconfitto le magiare 5-0 e 4-0 nelle due amichevoli estive, prima di volare in Ucraina a novembre per la prima trasferta della loro storia. Ne sono scaturiti un 2-2 e, successivamente, un ko per 2-1 con tanti pali a fermare le conclusioni di una squadra da futuro assicurato. Peccato che al momento non esistano però competizioni riconosciute ufficialmente dalla Uefa. E nel 2015 da 7.5 del calcio a 5 non possiamo non segnalare il filotto pieno del Pescara in Uefa Futsal Cup: nove vittorie consecutive tra Preliminary, Main ed Elite Round e ingresso alla Final Four che si giocherà ad aprile a Guadalajara (Spagna). I campioni d’Italia di Fulvio Colini, già vincitore dell’equivalente della Champions League sul parquet nel 2011 con il Montesilvano, sogna il bis con un’altra corazzata abruzzese.

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