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Editoriali

Pagellone sport italiano 2015: nuoto e tennis colmi d’alloro; atletica e rugby, disastro colossale

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Tania Cagnotto - tuffi - foto facebook fina dpm

Tuffi, 8.5. Tania Cagnotto ce l’ha fatta. Ha battuto le cinesi, ha vinto quell’oro mondiale che mancava esattamente da 40 anni. Non c’era bisogno di ripeterlo, ma l’erede di Klaus Dibiasi (e di papà Giorgio) è lei. Ora manca la consacrazione olimpica, ma Rio 2016 sarà con tutta probabilità la sua ultima gara della carriera e caricarla di pressioni – per altro, nel sincro 3 metri con Francesca Dallapè ancora non è qualificata – sembra inutile. E poi, chi non si fida ciecamente di lei? A 30 anni è ancora la migliore in Europa e la prima delle umane nel mondo, poiché dopo la sbornia del titolo dal trampolino più basso è anche di bronzo da 3 metri con una gara pazzesca dal punto di vista mentale. La canadese Jennifer Abel, più giovane e potente, ha ancora molto da imparare a livello di testa. Che nei tuffi fa la differenza. E a Kazan la tripletta è arrivata con il sincro misto, in coppia con un ottimo Maicol Verzotto: un altro bronzo per salire a quota 14 medaglie su 16 nei grandi appuntamenti (Europei e Mondiali) post Londra 2012. Un cammino quasi perfetto che a giugno si era impreziosito della tripletta d’oro di Rostock e del trionfo da 3 metri (che è valso anche il pass olimpico) che mancava da Torino 2009. Tania Cagnotto, da sola, si prende tutto il nostro voto per l’anno dei tuffi. Ed è già ripartita alla grande con 353 punti al 4 Nazioni di Torino. Peccato per il quinto posto nel sincro in Russia, ma ora c’è la Coppa del Mondo che attende le due regine del Trentino Alto Adige. E, Noemi Batki a parte (brava in estate con l’obiettivo Rio raggiunto dopo la parziale delusione tedesca), anche tutti gli azzurri. Tra questi segnaliamo soprattutto la crescita di Giovanni Tocci e Andrea Chiarabini, che in un mese e mezzo hanno allestito un sincro da oltre 400 punti al Mondiale (nono posto) e con un programma ad alto coefficiente di difficoltà. Tra i più giovani Adriano Ruslan Cristofori ha firmato l’unica medaglia dei Giochi Europei di Baku: argento da 3 metri.

Foto: Pagina FB Fina

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