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Biathlon, Coppa del mondo: staffetta femminile nella storia ad Hochfilzen, buoni segnali dagli uomini

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Una prova sublime da parte di tutte, costruita nel corso degli anni con un gruppo che è riuscito a crescere gradualmente togliendosi soddisfazioni sempre più importanti in campo internazionale fino ad arrivare al successo di ieri, evento mai verificatosi nella storia della nazionale italiana. C’è ancora da lavorare, con piccoli particolari da limare per riuscire a trovare costanza di rendimento. Tutto dipende dalle percentuali al poligono, che in ogni gara sono la base su cui costruire la possibilità di arrivare a risultati di rilievo e ambire alle prime 5 posizioni, al podio o alla vittoria.

Percentuali che possono essere considerate la nota positiva al maschile, sopratutto per quanto riguarda Lukas Hofer e Christian De Lorenzi, i migliori dell’ultima settimana di gara. Oltre il 90% tra sprint e inseguimento, nonostante questo non sono riusciti ad entrare tra i migliori 20 con Hofer a raccogliere il risultato migliore in 21esima piazza. Quello che manca attualmente sembra essere un passo sugli sci comparabile con i migliori del circuito, nonostante nella staffetta Hofer abbia fatto vedere buone cose pur faticando maggiormente nell’ultimo giro. La condizione, complice anche il malanno che l’ha colpito a fine novembre, sembra ancora lontana dall’essere al top ma c’è spazio nel corse della stagione per migliorare e riprendere il discorso che si è troppo spesso interrotto negli ultimi anni quando sembrava pronto per esplodere definitivamente.

Continuano a faticare, per ora, Dominik Windisch e Thoms Bormolini. Il primo nonostante abbia evidenziato una buona condizione fatica a trovare le giuste sensazioni al poligono, mentre per l’atleta di Livigno ha bisogno di precisione, mancata fino ad ora, per essere competitivo in questo contesto di gara.

Una nazionale fino a questo momento due volti: quello sorridente della squadra femminile e quello speranzoso degli uomini, che nelle gare di Hochfilzen sembrano aver trovato la giusta strada per tornare ad essere competitivi

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gianluca.santo@oasport.it

Twitter: Santo_Gianluca

Foto Credit: Serge Schwan – FISI

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