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Biathlon, Coppa del mondo: ad Östersund si apre nel segno leggendario di Ole Einar Bjørndalen

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Gli anni passano, i campioni no. O meglio, non sempre. Nella prima gara individuale della Coppa del mondo di biathlon vittoria storica per il norvegese Ole Einar Bjørndalen che a 41 anni domina la 20 chilometri di Östersund con una prova perfetta al poligono.

Il Re, come viene chiamato, è partito con pettorale alto vedendo sbagliare prima della sua partenza tutti i favoriti della vigilia: da Martin Fourcade ai fratelli Bø. Una volta in gara, prestazione da circolino rosso dall’inizio fino alla fine. 50 minuti e 14 secondi di gara durante i quali, data l’enorme esperienza alle spalle, è sempre sembrato in controllo della situazione senza mai forzare sugli sci né al poligono. Unica incertezza proprio nell’ultima serie di tiro in piedi, quando è stato costretto ad interrompere la sequenza di sparo e a respirare per ritrovare le giuste sensazioni al fine di coprire gli ultimi due bersagli.

Bjørndalen, già di gran lunga l’atleta più vincente della disciplina, è salito a quota 95 vittorie in Coppa del mondo, l’ottava nel format dell’individuale. I numeri, come per tutte le leggende dello sport, non riescono a descrivere appieno la grandezza di un atleta che nel corso degli anni ha saputo reinventarsi continuamente, migliorando dove possibile fino a ritrovarsi vincente all’età di 41 anni (ne compirà 42 a fine gennaio). L’ultimo successo di Bjørndalen era arrivato durante i Giochi Olimpici di Sochi 2014 quando si impose nella sprint.

Tornando alla gara, seconda posizione per il tedesco Simon Schempp che ha pagato a caro prezzo un errore al terzo poligono. Il suo ritardo, sul traguardo, è stato di 27 secondi e un decimo. Non ha mancato nemmeno un bersaglio in tutti e quattro poligoni il russo Alexey Volkov, che però non è stato in grado di difendersi nella componente di gara sci di fondo nei confronti dei diretti rivali chiudendo comunque sul terzo gradino del podio. Quarta posizione a pari merito per il norvegese Emil Hegle Svendsen e il francese Quentin Fillon Maillet, entrambi con 1’44” di ritardo e due errori al tiro. Sesta piazza a poco più di due minuti per Simon Fourcade davanti agli austriaci Simon Eder e Dominik Landertinger. Tre errori e 19esima piazza per un Johannes Thingnes apparso non brillantissimo ma comunque davanti a Martin Fourcade (21esimo con 5 errori ma un passo sugli sci nettamente superiore a quello degli avversari) e al fratello Tarjei (22esimo con 4).

Per quanto riguarda gli azzurri prova positiva per Dominik Windisch, 34esimo. L’azzurro ha mancato quattro bersagli equamente distribuiti nelle due serie di tiro in piedi ma ha evidenziato ottima precisione a terra oltre che un passo sugli sci comparabile ai migliori del circuito. È rimasto escluso dalla zona punti Christian De Lorenzi, che ha commesso tre errori ritrovandosi così 42esimo. Anche per lui una buona prova nonostante serva la perfezione al poligono per poter ambire alle prime 30 piazze. 74esimo un Thomas Bormolini che ha pagato i troppi errori commessi al poligono, ben cinque.

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gianluca.santo@oasport.it

Twitter: Santo_Gianluca

Foto: By Peter Porai-Koshits (Own work) [CC BY-SA 3.0], via Wikimedia Commons

1 Commento

1 Commento

  1. Luca46

    2 Dicembre 2015 at 22:42

    Non ci sono parole per Bjorndalen … solo giù il cappello

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